Una denuncia depositata ai Carabinieri ed inviata al prefetto e alla Procura della Repubblica di Catanzaro e all’Anac di Roma. A presentarla al capitano dei Carabinieri di Girifalco, Mario Deonofrio e Luigi Stranieri, capogruppi consiliari rispettivamente dei Democratici e dei Cittadini liberi e attivi. Il motivo, l’affidamento diretto da parte del Comune del servizio di scuolabus, ambulanza e navetta sul percorso Girifalco – Contrada Serra, e con il medesimo atto deliberativo, all’associazione di volontariato “Croce Rossa San Pio”. Per i due gruppi di minoranza, che perciò hanno presentato formale denuncia alle massime autorità, si tratta di un atto, l’affidamento diretto con il medesimo atto di tre servizi distinti, di una grave violazione, sia sotto il punto di vista strettamente amministrativo che dal punto di vista della legalità. Nello specifico, si legge nell’atto di denuncia, per conoscenza inviata anche al sindaco Cristofaro, le violazioni sono diverse. In primis, l’atto di affidamento diretto, sarebbe stato adottato, in “violazione delle norme sulla competenza fra Giunta e Consiglio Comunale”. La Giunta comunale fa riferimento, oltre al servizio scuolabus, ad ulteriori servizi di ambulanza e di navetta da Girifalco al PST sito in Contrada Serra. Questi ultimi, a differenza del servizio scuolabus, istituito da tempo e normato da apposito non sono mai stati istituiti, né può la Giunta con l’atto citato provvedervi in quanto in materia di istituzione ed organizzazione vige la competenza consiliare acclarata da numerosa giurisprudenza che ha una posizione consolidata nell’affermare la competenza del consiglio comunale. Esisterebbe poi, scrivono i latori della denuncia, una “violazione delle norme sulla competenza fra giunta e organo tecnico. Sebbene denominato atto di indirizzo e per l’effetto senza che sullo stesso siano stati rilasciati i prescritti pareri si appalesa come un vero e proprio atto gestionale con cui si dispone che il Responsabile dell’Area, peraltro il Segretario comunale, affidi i servizi di cui trattasi ad un soggetto già individuato con il medesimo atto deliberativo, ovvero all’associazione di volontariato “Croce Rossa San Pio”. Ed ancora, si sarebbe “una violazione delle norme contabili” in quanto l’atto indica quale corrispettivo dei servizi da affidare la somma di 19.800,00, euro quindi con una logica rilevanza diretta per il bilancio dell’Ente ma sullo stesso non è riportato il parere di regolarità finanziaria previsto proprio dall’art. 49 Tuel. Insomma, ci sarebbero tutto gli elementi per “una violazione delle norme sull’evidenza pubblica, sulla trasparenza e del principio di buon andamento della pubblica amministrazione e violazione sulle norme anticorruzione, oltre alla violazione della norma sul conflitto di interesse. Si legge, infatti, nella denuncia “la delibera comunale è stata adottata sotto la presidenza del sindaco del Comune, ingegnere Pietroantonio Cristofaro, in rapporti di parentela con uno dei soci rappresentanti dell’associazione, ragioni di incompatibilità o, in ultima analisi, di opportunità, avrebbero dovuto comportare l’allontanamento del capo dell’Amministrazione”. E infine, ma non per ultimo, per Deonofrio e Stranieri si tratterebbe di una “violazione di legge per difetto di motivazione. L’atto oltre ad essere illegittimo sotto l’aspetto dell’inopportunità, lo è, da ultimo, anche sotto l’aspetto della carenza della motivazione, sia nel merito che nell’aspetto della immediata eseguibilità non motivata per come invece prescritto da recenti e consolidati orientamenti amministrativi”. Ecco, perché, “si chiede alle Autorità in indirizzo, ognuna per quanto di propria competenza, ad intervenire affinché possano cessare le continue, gravi e persistenti violazioni di legge”.