Calabria verde-Regione: “Si utilizzino i fondi per le giuste cause”

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dissesto idreogeologico “La Regione Calabria non pensi di utilizzare in maniera non conforme alle normative europee i pochi fondi messi a disposizione per risanare il territorio dal dissesto idrogeologico. Piuttosto, si preoccupi di incrementare la spesa per mettere in sicurezza fiumi, torrenti e versanti montani della regione più disastrata d’Europa dal punto di vista idrogeologico. Si impegni ad approvare una legge contro il consumo di suolo e per tutelare il paesaggio costiero calabrese, anziché spendere risorse straordinarie, come quelle europee, per finanziare politiche ordinarie o pagare gli stipendi degli operai di Calabria Verde”. È questo il commento di Legambiente Calabria sulla convenzione che il Governatore Oliverio ha firmato con Calabria Verde per la prevenzione del rischio idrogeologico.

“L’accordo- dichiara il presidente di Legambiente Calabria Francesco Falcone – prevede, infatti, che i fondi comunitari vengano destinati anche per il pagamento degli stipendi degli operai. Si tratta di numerosi salari arretrati che gli operai giustamente rivendicano e che la regione dovrà erogare, ma non è opportuno né conforme alle normative previste per la spesa dei fondi comunitari che questi vengano utilizzati per pagare spese correnti anziché per risolvere i problemi creati dall’incuria e dall’abusivismo selvaggio. Il governatore Oliverio ricerchi le responsabilità di chi tra i suoi predecessori non ha messo in atto i piani annuali della forestazione. Si utilizzino, in tal senso, anche i consorzi di bonifica, che su fiumi, torrenti e canali di scolo devono già operare”.

“La Giunta – afferma ancora Falcone – dovrà trovare le risorse per gli operai forestali nel bilancio ordinario della Regione Calabria, puntando sulla razionalizzazione delle strutture regionali, compresa Calabria Verde, che anziché risanata e resa produttiva si è limitata a cambiare soltanto nome, lasciando intatta la sua conclamata cattiva gestione. È necessario aumentare le risorse comunitarie disponibili per risolvere le cause del dissesto e non utilizzarle per pagare i danni da alluvioni, come quella di Rossano, creata da abusi edilizi, cattiva gestione del territorio e da omissioni degli amministratori locali. Sulle politiche di prevenzione e tutela del territorio, sfidiamo Oliverio a fare meglio dei suoi predecessori. Non ci sembra un obiettivo difficile da raggiungere. Noi, comunque, vigileremo e denunceremo, eventualmente, l’uso distorto delle risorse comunitarie e nazionali”.

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