Un intervento articolato e propositivo quello dell’on. Ernesto Magorno, deputato del Partito democratico, intervenuto oggi alla Camera per illustrare la mozione sulla situazione dei trasporti nella nostra regione. “In Calabria il sistema di viabilità e di trasporto di merci e passeggeri risente di un’assenza di interventi, ritardi e inefficienze nei lavori di ammodernamento e di sviluppo della rete infrastrutturale regionale – afferma Magorno -. Le pessime condizioni della SS 18 tirrenica, Salerno – Reggio Calabria, il drammatico abbandono della SS 106 jonica, Taranto – Reggio Calabria, gli infiniti e mai ultimati lavori di manutenzione e messa in sicurezza, non garantiscono un collegamento efficiente e sicuro. E anche se gran parte dei lavori di ammodernamento dell’ autostrada A3, Salerno – Reggio Calabria, sono in via di conclusione, non bisogna dimenticare che, purtroppo, sussiste ancora una condizione alquanto difficile, tra gli svincoli di Laino Borgo e Mormanno, a causa del crollo del «viadotto Italia» ed è del tutto indispensabile e urgente avviare i lavori di ammodernamento nella provincia di Cosenza e in altre zone. Inoltre, la fortissima carenza di collegamenti ferroviari, il drastico taglio delle corse ferroviarie, avvenuto negli ultimi anni, sta poco a poco condannando la Calabria ad un atavico isolamento e mettendo, così, in ginocchio il suo principale comparto economico: il turismo. L’alta velocità si ferma a Salerno e esiste un solo servizio ferroviario al giorno classificato “Freccia Argento” che collega la Calabria con la Capitale. Per quanto riguarda il sistema aeroportuale , gli scali di Lamezia Terme (che è anche identificato come l’aeroporto strategico per il bacino della Calabria), di Reggio Calabria e di Crotone sono tra i 38 aeroporti di interesse nazionale. È evidente che c’è bisogno di un nuovo scenario economico che valorizzi e promuova la Calabria. Lo ha ben capito il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che è venuto personalmente e più volte nella nostra regione per programmare un piano di interventi volto a far fronte alle emergenze più gravi, nella piena consapevolezza che l’Italia non rinasce se non rinascono il Mezzogiorno e la Calabria – afferma ancora Magorno -. Basti pensare al ruolo che è chiamata a svolgere la Calabria in quest’epoca di grandi migrazioni dal continente africano e dal Medio Oriente verso l’Europa. Ormai, anche in Calabria, Porta sul Mediterraneo e l’Oriente, gli immigrati sono una presenza organica e quotidiana, in continua espansione e che potrebbero rappresentare una preziosa risorsa favorendo la crescita economica e demografica dei nostri territori. Ma, la Calabria deve diventare, anche e soprattutto logisticamente, la Porta dell’Italia e dell’Europa. E mi riferisco anche e soprattutto al Porto di Gioia Tauro, che può essere il vero “cancello d’ingresso” tra l’Europa e il Mediterraneo nel raccordo con le nuove rotte e con le grandi reti transnazionali europee. Per questo, vanno attuate adeguate politiche nazionali per le tasse di ancoraggio e le accise ma, soprattutto, va finalmente istituita una Zona Economica Speciale, sulla cui realizzazione Luca Lotti, proprio nell’ultima visita in Calabria, ha garantito il massimo impegno del Governo Nazionale”.
La mozione presentata da Magorno impegna il Governo: a sostenere con determinazione i programmi dei Ministeri competenti, destinati al settore delle infrastrutture e della logistica, rafforzando gli investimenti e programmando nuove misure finalizzate a favorire uno sviluppo dei trasporti in grado di sostenere l’incremento del livello di occupazione nella regione, la coesione territoriale, la sicurezza dei cittadini e di contrastare lo spopolamento del territorio. “Quello che noi chiediamo per il Sud e per la Calabria in particolare è un interesse concreto all’interno di un quadro di sviluppo e di crescita nazionale – dice ancora Magorno -. È fondamentale che la classe politica e dirigenziale calabrese si occupi, a tutti i livelli, della propria Regione, ne rappresenti le istanze per far si che, finalmente, questa Terra possa riconquistare credibilità e centralità e conseguire quel definitivo sviluppo che, per le sue straordinarie potenzialità ed eccellenze, merita. Come più volte ci ha ricordato Renzi,dobbiamo essere noi, classe dirigente e politica, i primi a lavorare, utilizzando al meglio le nostre risorse e soprattutto ascoltando i territori perché è qui la Calabria vera, con le sue criticità e aspettative ma anche con tanta voglia di riscatto”.