Confartigianato Crotone: importanza dell’aeroporto per lo sviluppo

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Aeroporto Sant'Anna Crotone

Aeroporto Sant'Anna CrotoneCROTONE, 3 Lug 2012 – Imprenditori e dirigenti si sono incontrati nella sede di Confartigianato Imprese Crotone per discutere sulla possibile chiusura dell’aeroporto Sant’Anna. Il risultato della discussione ha dato vita al seguente documento, condiviso da tutti i partecipanti alla riunione:

”Sulla gia’ piu’ volte dibattuta problematica dell’aeroporto di Sant’Anna che da anni ormai ha un futuro sempre piu’ incerto, tutti hanno condiviso la tesi che e’ una struttura strategica per un territorio che a quanto pare (anche se i fatti non reggono tale ipotesi) dovrebbe vivere di turismo per la fortunata eredita’ che ci ha dato la natura, soprattutto per i seguenti motivi: e’ l’unica infrastruttura che consente a quei pochi turisti che ci scelgono come meta per le vacanze di raggiungerci in tempi brevi; e’ indispensabile per mantenere i contati con il resto dell’Italia e del mondo per un serio sviluppo culturale ed economico) e’ concretamente fucina di un indotto lavorativo ed economico indiretto per tantissime strutture (hotel-villaggi-autonoleggi-fornitori dello stesso aeroporto- turisti in giro per il nostro territorio).

E’ pur vero che mancano le altre infrastrutture utili ad uno sviluppo serio e coerente del nostro territorio (ferrovie – porto – autostrade), ma rinunciare anche all’aeroporto sarebbe una vera iattura.

La soluzione che Confartigianato ha gia’ da tempo espresso e vuole con grande forza ribadire soprattutto in questo delicatissimo momento e’ che il Sant’Anna deve entrare nel circuito di ”un’unica societa’ pubblica di gestione regionale per la valorizzazione delle grandi potenzialita’ di tutti gli scali Calabresi” con a capo logicamente Lamezia ma con la presenza istituzionale locale negli organismi amministrativi.

Auspichiamo che tutti superino quelle vecchie logiche campanilistiche che in questi anni di grandi decisioni e cambiamenti potrebbero dimostrarci quanto piccoli sono i nostri amministratori ai vari i livelli che ancora non hanno contezza che viviamo in un mondo globalizzato dove soprattutto per le imprese si vive di macro numeri per poter sopravvivere”.

 

(FONTE: Asca)

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