CATANZARO – Alla presenza del segretario regionale del Pd Ernesto Magorno, si è chiusa ieri a Catanzaro la Festa dell’Unità organizzata dalla federazione di Catanzaro in Galleria Mancuso. Tre giorni di dibattiti politici sui temi nazionali, regionali e sulle prospettive della Regione.
Durante l’incontro conclusivo di ieri queste le parole più importanti di Magorno “Il Pd è vivo e vuole dire la sua”, “dimostriamo di essere l’unico partito in campo, un importante occasione per ragionare e dire la nostra in un momento difficile per la politica”. Partendo dalla stretta attualità con gli arresti dei presunti assassini del piccolo Cocò, Magorno, nell’introdurre l’importanza della lotta alla ‘ndrangheta, si dice convinto che “l’insegnamento della cultura della legalità deve partire delle scuole, così come bisogna insegnare che i diritti non sono favori e devono essere dati ai cittadini”. “Le emergenze del Mezzogiorno non devono diventare un alibi per non fare le cose che dobbiamo fare noi – afferma Magorno -. L’attenzione al Sud viene dal Partito e dal suo premier. Se la Calabria non ha avuto una strategia è prima di tutto da attribuire a chi questa regione politicamente e istituzionalmente l’ha governata prima”.
Infine il segretario Bruno gli strappa la promessa di portare Renzi a Catanzaro.
La festa si chiude poi in musica con il concerto di Mimmo Cavallaro, un altro spettacolo centrato, dopo Eugenio Bennato e Pietra Montecorvino, dal promoter Maurizio Senese.