COSENZA – Il rinnovo della rete ferroviaria calabrese, cofinanziato anche dall’Unione Europea, sta comportando la rapida e costante sostituzione delle vecchie traversine in legno, utilizzate come supporto per i binari, in particolare lungo la dorsale tirrenica. Il materiale rimosso e sostituito tuttavia, è fortemente cancerogeno, poiché trattato con sostanze altamente nocive della salute, ed andrebbe correttamente smaltito. Invece la Guardia Finanza di Cosenza, nel corso di un’attività di controllo, di queste traversine ne ha rinvenute e poste sotto sequestro ben 64 tonnellate. Sono tutte accatastate nel piazzale di una stazione ferroviaria di un comune della provincia bruzia. Secondo quanto si è appreso, tale materiale sarebbe stato trattato con il creosoto, la cui pericolosità è attestata da studi scientifici che dimostrano la sua incidenza nell’aumento di forme tumorali e che hanno spinto l’Unione europea a decretarne l’estrema nocività e a vietarne l’utilizzo. Rilevata la pericolosità per la salute pubblica e le condizioni di abbandono e trascuratezza in cui versano le traversine, poggiate direttamente sul terreno sottostante, a rischio di infiltrazione, i “rifiuti speciali pericolosi” e l’area sovrastante sono stati immediatamente sottoposti a sequestro penale. L’ispezione dell’area consentiva infine di rilevare anche il vagone di un treno abbandonato e cumuli di materiale edile depositati in prossimità dei binari, tutti rifiuti oggetto di sequestro. Si indaga per individuare i responsabili di tali condotte illecite che rischiano l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda fino a 26.000 euro.