Gli insegnanti calabresi contro il bonus di 500 euro

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Gli insegnanti calabresi si schierano contro il bonus -scuola di 500: “Gli Insegnanti calabresi- PSP Partigiani della Scuola Pubblica”, delusi dalla dannosa Riforma della Scuola e indignati per l’elargizione dello school bonus di ben € 500 ricevuti il 19 ottobre, (una partita di giro per editori commercianti e negozi commerciali), spediranno un libro per l’aggiornamento professionale al Ministero e lanciano lo slogan: “Fai buon uso dei 500 euro di bonus: regala un libro al governo perché si aggiorni sulla vera buona scuola!”Screenshot_2015-10-22-08-57-34

Decisi nel portare avanti la loro iniziativa intendono prima fare chiarezza su alcuni punti:

“Innanzitutto, è bene ricordare che la retribuzione dei docenti e del personale ata è rimasta “congelata” al lontano 2009 a causa del mancato rinnovo del contratto. Questo ha comportato una flessione del potere di acquisto delle retribuzioni che va oltre il 10% e che  supererà il 14% nel caso di mancato rinnovo entro il 2017, con perdite annue che si attestano tra i 3000-4000 euro (fonte Sole24Ore).

A ciò bisogna aggiungere il danno dovuto al blocco della progressione di carriera, i cd scatti di anzianità, e poiché certamente l’utilità relativa al 2013 non sarà ripristinata, ciò comporterà un’ulteriore perdita media di € 1000, a cui si aggiungeranno gli effetti al ribasso su pensioni e Tfs.

Ma il tragico elenco non finisce qui in quanto, finanche l’indennità di vacanza contrattuale (una somma- poco più di €10- dovuta come piccolo anticipo sugli adeguamenti retributivi contrattuali e quindi in attesa del rinnovo), non si smuoverà dai valori stabiliti nel 2010, come  prevede il documento di economia e finanza (Def) varato dal governo lo scorso 11 aprile.

Non bisogna, quindi,  essere esperti contabili per capire che i 500 euro che il governo ha “generosamente” elargito ai docenti ai soli fini della loro formazione (per cui non possono essere usati per saldare  bollette scadute, rate di mutui o canoni di locazione e neppure per una classica spesa semestrale- Picierno docet – al supermercato) sono solo una piccola parte di quanto  è stato ingiustamente sottratto agli insegnanti in tutti questi anni.

Per tutti i motivi su indicati e da ultimo animati anche dal nobile scopo di contribuire alla “formazione e aggiornamento” di chi ci governa, abbiamo ideato e deciso di diffondere la campagna “Regala un libro al governo. Chi vorrà partecipare all’iniziativa dovrà acquistare un libro (acquisto nominativo) utile per la formazione e scrivere una dedica ad un rappresentante, a scelta, del governo, dedica che inizierà con le seguenti parole “Regalo un libro al governo…” e che verrà completata dal donante (ricordo che gli insulti purtroppo potrebbero configurare ipotesi di reato). Da ultimo, si provvederà a spedire il “dono” presso la sede del governo.”

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