[Retrospettive] La Rivincita dei Makers, il lato oscuro di alcuni Nerd

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makerEsistono solo due tipi di persone, chi si compra il nuovo “Sumsang Planetary V6”, col nuovo Os 8.8 con le nuove icone, ma le solite falle di sistema, e chi, in qualche modo, prova a farselo da solo il telefono.
Ok… ok… ora starete pensando: “ma chi, avendo la possibilità di comprare un telefono bello e pronto, se ne costruirebbe uno?”
Ma è ovvio, i makers!
Questi loschi personaggi, conosciuti anche col nome di “smanettoni” amano sperimentare, riparare e creare da soli la propria tecnologia.
Per quanto possa sembrarvi una pratica strana, il vostro buon “narratore” si farà carico di introdurvi in questo complicato e oscuro passatempo.

Il ritorno del movimento Punk, ma non come lo ricordate voi…punk
Il Punk è stato il movimento musicale più influente e alternativo degli anni 70/80 che ci ha segnato non solo per gruppi come i Ramones e i Clash, ma anche per la sua filosofia.
Punk in inglese significa “brutto”, fatto male, da quattro soldi, ma nonostante questo le canzoni trasmettevano un messaggio preciso, con forza e senza passare per mezzi termini.
Per scrivere canzoni non dovevi essere un musicista virtuoso o un ottimo paroliere, ti bastava sapere tre accordi, tenere in mano due bacchette e gridare con forza e passione un messaggio.
Col tempo questo movimento musicale si è arenato, ma nonostante questo i makers, a distanza di anni, hanno ripescato questa filosofia, ridimensionandola e adattandola alle loro attività.
Come nel Punk, tutto quello che viene creato da un maker non deve essere per forza bello, o perfetto, né deve avere garanzia o certificazioni varie, chi si butta in questi progetti lo fa con passione, costanza e con la voglia di imparare.

arduinoL’Italia che crea
Nonostante il fatto che noi italiani veniamo spesso additati come arretrati sul campo tecnologico, siamo molto attivi nel campo del making, anzi, possiamo considerarci quasi degli innovatori di questo movimento.
Prima del 2008, per sviluppare anche semplici progetti di elettronica, o avevi qualche micro-controllore costoso difficile da usare e brutto da vedere o il tuo progetto rimaneva solo un sogno nel cassetto, però, grazie ai ragazzi del team di Arduino molti di questi sogni sono diventati realtà.
Arduino è una scheda di prototipazione rapida poco più grande di una carta di credito basata sui processori Atmel, costruita col concetto di rendere semplice la creazioni di progetti di elettronica/domotica.
Ad oggi, l’Arduino è un vero oggetto di culto, sia qui in Italia sia all’estero, imponendosi come strumento di istruzione nelle scuole, o anche in progetti professionali, arrivando persino ad essere usato nella moda grazie alla versione Lylipad, ovvero una versione “indossabile” di questa scheda.
Inoltre è obbligatorio parlare dei numerosi eventi che si svolgono nel nostro paese, passando da quello più importante, la Maker Feire, che ogni anno è luogo di incontro per makers italiani e non, fino ad arrivare a quelli più piccoli, come ad esempio l’Arduino Day oppure la nascente MakerInFF, che al suo esordio nel soleggiato 12 Settembre 2015 ha saputo incuriosire e dare a tutti i partecipanti quella voglia di creare e partecipare che solo pochi eventi riescono a dare.

Il Web che crea
Il Web è stato un punto di incontro per ogni genere di nicchia: amanti degli Horror, della cucina estrema, del paranormale, dei nerd, e ovviamente anche dei makers.
In tutto il Web si possono trovare siti su questi nerd smanettoni, tra cui:

  • Instructables: Tutorial, tutorial per tutto, e non mi riferisco solamente a progetti elettronici, parliamo di
    octocat GitHub
    Octocat, la mascotte di GitHub

    cosplay, dolci, lavori di casa di qualsiasi tipo, e infine anche il Mjolnir, il famoso martello di Thor replicato grazie a dei potenti magneti, un lettore di impronte digitali e un Arduino Mini.

  • HackADay: Questa volta specializzato solo sui makers, anche quelli cattivi e amanti delle penne USB killer, è la casa di chiunque voglia creare progetti hardware di qualsiasi tipo, da chi si costruisce un computer col Mos 5062,  chi converte la propria auto da benzina a elettrica fino a chi, con pochi mezzi, cerca di aiutare chi non è in grado di essere autosufficiente.
  • GitHub: Non si vive di solo hardware, ad ogni maker serve anche del buon software, e dove trovarlo se non qui?
    Il sito conta miliardi di repository che spaziano da semplici esempi a complessi software, fino ad arrivare a interi kernel, tipo Linux.
  • Il Web Stesso: L’internet è una bolgia di pazzi creativi che danno anima e corpo per realizzare i propri sogni, troverete veramente di tutto, perfino chi mette a disposizione i componenti per costruire il proprio telefono personalizzato (pensavate che scherzassi ad inizio articolo, vero?)

Non è vecchio, è solamente vintage!
Nonostante si sia presa la sbagliatissima abitudine di considerare datati i propri dispositivi, nonostante abbiano passato davvero poco tempo fra le nostre mani, dobbiamo prendere coscienze che in realtà ciò non è vero, e ci sono fatti ben precisi a testimoniarlo, ad esempio in America il consorzio scolastico Grand Rapids Public School, che ha all’attivo 19 scuole, viene gestito ancora egregiamente da un Commodore Amiga che ha ormai 30 anni.
stampante 3dI nostri “vecchi” dispositivi possono essere ancora usati con ottimi risultati, come ad esempio il GameBoy, che da console diventa un potente dispositivo musicale grazie a delle piccole modifiche hardware e LITTLE SOUND DJ, oppure il caro, sempre amato e perennemente al centro di dispute fra fan della Sinclair e della Commodore, Spectrum Zx che dopo ben 30 anni è riuscito a rompere la barriera del color clash grazie al game engine Nirvana, liberandolo finalmente dalla restrizione che imponeva solo due colori per uno sprite.
Tutto può essere ancora riparato, migliorato, o ricostruito, basta avere buona volontà e voglia di rompere gli schemi.

Condividi, condividi, che fa bene…
Credo sia inutile dire che senza la condivisione massiccia sul web tante cose non esisterebbero, compreso questo articolo.
Non tutti però sono propensi alla condivisione, anzi, spesso e volentieri le persone fanno di tutto per precludere la possibilità di condividere.
Prendiamo un esempio pratico: le stampanti 3D.
Ad oggi tutti vogliono una stampante 3D, c’è chi la compra e chi invece se la costruisce, c’è gente che ha stampato l’impossibile, tipo ponti (chi non lo fa al giorno d’oggi), chi invece se la mette sul comodino quando deve andare a dormire e gli dà la buonanotte con bacino annesso.
Tutti fanno uso della stampa 3D, ma solo da poco tempo, visto che fino al 2014 questa pratica era bloccata da brevetti.
La cosa triste è che i brevetti non hanno “protetto” l’idea, ma solo ritardato lo sviluppo di questa tecnologia, e se solo questa pratica fosse stata libera fin dall’inizio avrebbe incentivato lo sviluppo di molti campi, anche quello medico.
Detto questo pensate bene a ciò che brevettate!

In conclusione, il mondo dei makers è un mondo vivo, pulsante di passione e di voglia di creare, e spero che dopo questo articolo anche voi vi avvicinerete a questa realtà, anzi chiudo con un quesito:
Avendo miliardi di progetti su cui lavorare dove comprerete i componenti per costruire il vostro Mjolnir?

Pasquale De Rose

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