COSENZA(CS)-Il Consiglio Provinciale ha approvato con undici voti a favore e tre contrari le variazioni generali di assestamento al bilancio per l’esercizio in corso, dando atto che per effetto delle variazioni adottate non si altera il pareggio corrente e l’equilibrio finanziario del Bilancio di Previsione 2015 e sono altresì rispettate le prescrizioni in tema di patto di stabilità interno, permettendo nello stesso tempo di realizzare gli interventi programmati e di far fronte alle nuove esigenze della gestione.I lavori sono stati aperti dal Presidente Mario Occhiuto che ha ricordato le difficoltà finanziarie che vivono le Province a seguito della Legge Del Rio, auspicando altresì che con la nuova Legge di Stabilità il Governo riduca i tagli inferti agli Enti di Area Vasta. Sui due punti relativi all’assestamento generale di Bilancio e preliminare ratifica della Disposizione presidenziale di variazioni finanziarie la parola è quindi passata al Consigliere delegato Gioacchino Campolo che ha puntualizzato, a grandi linee, che sull’assestamento stesso si evidenziano partite compensate fra minori entrate e minori uscite: «nell’attuale periodo di ristrettezze non si tratta di fare discussioni di tipo politico, ma di prendere atto di un fatto tecnico». Secondo Campolo, però, sul piano politico un grande plauso va al Presidente Occhiuto che in sede UPI e di Conferenza con le Regioni, insieme agli altri presidenti di Provincia, sta facendo rilevare le incongruenze della Riforma Del Rio; per cui ci sarà certamente modo di vedere cosa succederà in termini di maggiori stanziamenti – tenuto conto che lo Stato ha riconosciuto le difficoltà dovute ai tagli finanziari imposti alle Province, consentendo alle stesse di approvare un bilancio annuale e di non pagare le rate dei mutui. Ma «il dato politico importante, che certifica un cambio di passo del Governo centrale, è dato dall’erogazione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze delle anticipazioni di liquidità per il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili».Nel ringraziare Gioacchino Campolo, il Presidente Occhiuto ha sottolineato che con l’impegno di tutti si sta cercando di evitare che nei prossimi anni ci sia lo svuotamento totale delle Province ma che – nonostante le attuali difficoltà – nelle variazioni ci sono voci importanti, finanziate anche con fondi propri di bilancio e pur in presenza di dubbi sulle effettive competenze, al fine di garantire l’assistenza ai disabili, i progetti di accoglienza e i fondi ai Comuni alluvionati.Il Consiglio Provinciale ha poi approvato all’unanimità l’istituzione della Stazione Unica Appaltante e l’adozione del relativo Regolamento e dello schema di Convenzione con gli Enti aderenti: «una seduta di grande importanza per la storia di questo Ente – ha esordito il Dirigente alle Relazioni Interistituzionali – Internazionalizzazione – Assistenza Tecnico Amministrativa Enti Locali Avv. Giovanni De Rose, estensore della proposta in collaborazione con la Dirigente del Settore Affari Generali Avv. Antonella Gentile – in cui si arriva alla concreta istituzione di centri di costo aggregati e la Provincia diventa un ente diretto a fornire assistenza tecnica agli enti locali».Il Presidente Occhiuto ha anche accolto la richiesta del Consigliere Graziano Di Natale di presentare all’Assise un Ordine del Giorno a firma dei Consiglieri Di Natale, Lamboglia, Ramundo e Pascarelli sulla paventata chiusura della sede di Paola dell’Agenzia delle Entrate: ordine del Giorno votato all’unanimità dal Consiglio Provinciale, con il quale si invitano le Direzioni Provinciale e Regionale della stessa Agenzia a trovare le soluzioni idonee volte a scongiurare la chiusura della sede di Paola, punto di riferimento per cittadini e professionisti, a tutela dei comuni della fascia tirrenica ma anche del personale ivi impiegato.Rinviato all’unanimità il recesso della Provincia dalla Biblioteca Civica, su richiesta del Cons. Lino Di Nardo, il Consiglio ha invece approvato la declassificazione e contestuale classificazione a comunale di alcuni tratti di strade di modesta entità che – come spiegato dal Consigliere con delega alla Viabilità Gianfranco Ramundo – i Comuni stessi hanno chiesto nella propria competenza