RENDE (CS) – Il Museo Civico del centro storico di Rende ha acceso le luci questa volta su un’iniziativa al quanto interessante: “Le donne nel mondo del vino. Questione di stile”. Promossa dall’associazione culturale “Xenìa” con il patrocinio del comune di Rende, hanno presenziato infatti il sindaco Marcello Manna e l’assessora alle Pari Opportunità Marina Pasqua davanti ad un numeroso pubblico. Un pubblico di molte donne.
Al tavolo dei lavori Lidia Matera (Tenuta Terre Nobili), Flaviana Bilotti (Azienda Serracavallo), Daniela Gallo (La Peschiera), Francesca Oliverio (Sommelier FIS e giornalista di settore) e Rosario Branda (Confindustria Cosenza). Ognuna, una storia di vita. La vita raccontata nelle loro case vinicole, nelle aziende con i tanti operai con grinta e passione. Gabriella Coscarella presidente dell’associazione Xenìa e coordinatrice dell’incontro ha affermato: “Le donne rappresentano una risorsa per lo sviluppo economico e sociale del paese, trasformando il vino da semplice bevanda ad un prodotto che parli del territorio, della sua arte, della cultura, della storia. Il loro approccio, in un campo che per secoli è stato prerogativa e competenza maschile, è diverso poiché hanno la capacità di riconoscere il vino di qualità con un avvicinamento razionale ma al tempo stesso intuitivo. Le donne in realtà hanno da sempre operato con sapere e manualità nel vigneto e applicando la creatività ad un mondo tecnico e scientifico come quello del vino rappresentano il giusto connubio per portare avanti un settore che necessita continuamente di nuovi stimoli”. La partecipazione e gli applausi non sono mancati dunque, nonostante il tempo impervio.
“Patrocinare questo evento – ha dichiarato l’assessora Pasqua- significa per la nostra amministrazione proseguire nella valorizzazione di percorsi che esaltino il ruolo delle donne non solo nel campo imprenditoriale ed economico, ma anche culturale. Non a caso, infine si è scelto di promuovere tale evento al museo Civico: il centro storico è per noi motore pulsante della città e riteniamo che le politiche di riqualificazione del borgo antico debbano incentrarsi sull’asse economico-culturale”. Un Museo Civico, infatti, che per l’occasione è diventato sala convegni.
Domani pomeriggio alle 17.30 (venerdi 27 novembre) sempre al Museo Civico la presentazione del libro di Sandra Burchi: “Ripartire da casa. Lavori e reti nello spazio domestico”. Il volume propone una riflessione sui nuovi equilibri fra bisogni e aspirazioni, spazi e tempo, percezione di corpi e identità generati dalle nuove condizioni in cui la casa è anche luogo di lavoro per molte donne in ruoli di consulenti, collaboratrici, freelance. Questa scrittrice, raccoglie le testimonianze di donne che hanno scelto di ripartire da casa”, con un lavoro che richiama e allo stesso tempo respinge quella “domesticazione” che ha trasformato le donne in naturali guardiane del focolare. Si continua a pensare che la casa sia un luogo separato, protetto, chiuso, in cui agiscono logiche completamente diverse da quelle imposte dalla razionalità della sfera pubblica, mentre oggi, nel tempo della precarietà e della scomparsa del lavoro formale, la casa può trasformarsi in un sito di resistenza per competenze e abilità che il mercato non valorizza.