LAMEZIA TERME – Con la giornata di oggi si è aperto il Giubileo della Misericordia anche nella diocesi di Lamezia Terme, un Giubileo che, per usare le parole del vescovo mons. Luigi Cantafora, è quello della gioia di Dio, del perdono col quale grazia i suoi figli. Queste le parole che il numero uno della Chiesa lametina ha pronunciato innanzi a oltre tremila fedeli giunti su corso Numistrano, nel cuore di Lamezia Terme, per partecipare alla solenne cerimonia di apertura della Porta Santa.
Proprio per volontà di papa Francesco, che nella solennità dell’Immacolata, lo scorso 8 dicembre, ha aperto la Porta Santa della Basilica di San Pietro, nella terza domenica di Avvento è stata stabilità l’apertura delle porte di tutte le cattedrali, delle concattedrali e ove vi siano specifiche disposizioni o particolari significati, dei santuari o altre chiese; nello stesso giorno a Roma è stata aperta la Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale della Capitale.
Le celebrazioni, all’insegna della sobrietà e della semplicità, si sono suddivise in due tempi: nella prima parte della mattinata, riscaldata da un insolito sole per essere dicembre, si svolta la Santa Messa al termine della quale,, nella seconda parte della mattinata, il vescovo, il clero lametino e i quattro laici delegati per parrocchia si sono diretti in processione verso il sagrato per l’apertura della porta. In cattedrale mons. Cantafora ha accolto i fedeli donando a ciascuna parrocchia la Croce giubilare. “Questa è la gioia del Giubileo: il perdono di Dio. E questa gioia, prima di essere la nostra, è la gioia di Dio. Quella che celebriamo oggi non è la nostra gioia, ma la gioia di Dio. L’Anno Santo che oggi inauguriamo sia quello della grazia, del perdono e della liberazione”, ha affermato il vescovo durante la breve omelia, pregando affinché il Giubileo della Misericordia possa portare finalmente la luce nella città della Piana e auspicando che questo Anno Santo possa essere vissuto da tutti i fedeli con grazia, perdono e gioia. Cantafora ha infine ricordato che i santuari di Dipodi e di Conflenti, dedicati alla Madonna, saranno chiese giubilari, pertanto i pellegrini che vi si recheranno potranno ottenere l’indulgenza plenaria.
Forte partecipazione anche da parte del mondo delle associazioni e delle istituzioni, queste ultime rappresentate dal sindaco Paolo Mascaro, dal vice Caglioti e da buona parte del consiglio comunale. Attive sul fronte della sicurezza e dell’assistenza le forze dell’ordine, l’Unitalsi e la Croce rossa.
Daniela Lucia