ROMA – L’Assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, l’on. Luigi Incarnato, coordinatore per la gestione delle acque calabresi e l’ing. Salvatore Siviglia, Segretario generale dell’Autorità di Bacino della Regione Calabria, nella mattinata di giovedì 17 dicembre hanno partecipato a Roma, alla riunione del Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino Nazionale del Distretto dell’Appennino Meridionale composto dagli Assessori all’Ambiente e presieduto dal Ministro all’Ambiente On. Galletti.Il distretto dell’Appennino Meridionale copre una superficie di circa 68.200 km2 e interessa le regioni Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e parte del Lazio e dell’Abruzzo. Il piano ha l’obiettivo di ridurre le potenziali conseguenze negative delle alluvioni sulla salute umana, sul territorio, sui beni, sull’ambiente, sul patrimonio culturale e sulle attività economiche e sociali. Nel corso della seduta è stato valutato ed espresso, da parte dei membri il Comitato Istituzionale, il parere sul primo ciclo del “Piano di Gestione del rischio di alluvioni” del Distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. La Commissione ha inoltre valutato e espresso il proprio parere circa l’aggiornamento del 2° ciclo del Piano di Gestione delle acque del distretto idrogeologico dell’Appennino Meridionale. Per l’Ing. Siviglia, l’adozione del Piano di tutela delle acque e il Piano di gestione del rischio alluvione si aprono scenari importanti in direzione di una programmazione efficace di tutti gli interventi necessari alla messa in sicurezza e riqualificazione ambientale del territorio regionale. Grazie a questa attività, evidenzia l’assessore Rizzo, si è aperta una fase nuova. La programmazione degli interventi dovrà essere, correttamente calibrata a livello di Sub-Bacino Idrografico e non rincorrendo le emergenze che, nel corso degli anni ha interessato frequentemente il nostro territorio. Soltanto così, termina l’assessore regionale, le risorse finanziarie, ormai sempre più esigue, utilizzate in un contesto d’insieme potranno avere ricadute sulle aree d’intervento.