Il Cineforum “Falso Movimento” apre con Siberiade, la saga dell’immensità

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ROVITO (CS) – A Rovito (Cosenza), come ogni anno in apertura di stagione, il Cineforum “Falso Movimento” propone un evento speciale pensato e curato da Ugo G. Caruso. Stavolta la scelta è caduta su “Siberiade” (URSS 1979), di Andrej Končhalovski, considerato l’ultimo capolavoro del cinema sovietico.

L’appuntamento è per domenica 17 gennaio alle ore 17.30, come di consueto, al Teatro Comunale.

“Siberiade”, il cui sottotitolo è “Poema” ricostuisce attraverso una narrazione fluviale l’epopea di Elan, uno sperduto borgo della Siberia orientale, per circa settanta anni, dall’epoca zarista all’era brezneviana. Il film è la saga di due famiglie irriducibilmente contrapposte, i possidenti Solomin ed i proletari Ustazanin, questi ultimi dediti al sogno della costruzione di una grande strada che attraversi la foresta siberiana. Il sogno si realizzerà solo dopo la Seconda guerra mondiale e tutto il paese ne beneficerà con l’improvvisa scoperta del petrolio. L’improvvisa ricchezza ricollocherà la Siberia nelle gerarchie del governo centrale di Mosca come l’Eldorado dell’impero sovietico. La torrenziale saga si snoda lungo l’arco di tre generazioni ed è divisa in sei capitoli. Kolossal senza retorica, affresco epico ma non celebrativo in cui si mescolano natura, violenza, passione (neppure una storia d’amore sul tipo di Giulietta e Romeo riesce a riconciliare definitivamente le due famiglie), politica in dosi massicce.

 

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