CASTROVILLARI (CS) – “Interverrò al pubblico dibattito di Altomonte dal titolo “Agricoltura biodinamica,utilizzo di materie prime di qualità nelle eccellenze agroalimentari e non tutela ambientale nel territorio Pollino – Sibari” per affermare l’azione che è presente in quel principio di filo rosso che ha caratterizzato già dalla prima consiliatura il mio sindacato e l’opera dell’amministrazione che rappresento per la crescita della sostenibilità diffusa quando questo principio viene reso partecipato, condiviso ed inclusivo il più possibile con fatti”. Si è così espresso il primo cittadino del Comune di Castrovillari Domenico Lo Polito.
“I progetti per il Piano Locale per il Lavoro, per i Progetti Integrati di Sviluppo Locale, per i Progetti integrati per le aree rurali ed altri di creazione, sono stati contraddistinti – continua Lo Polito – da questa idea di sostenibilità diffusa e recupero dell’esistente a 360°, espressione, anche, di quella appartenenza al territorio che si vuole declinare in ogni cosa: dall’ambiente, al turismo, alla cultura, consapevoli che questi sono da sempre gli assi portanti di quelle vocazioni territoriali che hanno radici nelle risorse endogene presenti, sinonimo di eccellenza agroalimentare e quindi di espressioni tipiche legati a manufatti che devono la loro autorevolezza a quella natura tramandata grazie alle sapienti capacità di uomini e donne del lavoro ed alla forza di quelle esperienze rurali, ancora esistenti come pure il Parco del Pollino testimonia. È qui – continua – che la natura, nella Calabria Citra, ha da tempi immemorabili fatto grandi elargizioni alle popolazioni.
Solo con un’attenta fruizione ecosostenibile, con la realizzazione di più e diversificate “greenways”, si può affermare e realizzare senza perdere di vista nulla, dando corpo a questa sfida culturale nel segno di quella collaborazione tra diversi soggetti per la crescita socio-economica delle popolazioni e del patrimonio esistente di cui la terra, con le sue produzioni tipiche, è il vero elemento di forza per offrire, se tutelata ed amata, quella salubrità diffusa da difendere con programmazioni mirate”.