SERSALE (CZ) – Quando si dice appuntamento con la storia. E’ un momento davvero importante quello che sta vivendo la squadra di Mancini ma anche tutta la comunità di Sersale, comune catanzarese di poco meno di 5000 anime. Da sabato il primato – per la prima volta nella sua storia calcistica – nel massimo campionato regionale, e domani la gara di Mazara per l’andata degli ottavi della fase nazionale di Coppa Italia Dilettanti. Nonostante l’emozione della “prima volta”, a Sersale niente è stato lasciato al caso. Ieri pomeriggio ultimo allo stadio Ferrarizzi e questa mattina partenza per Mazara, per una squadra che sabato si è anche permessa il lusso di vincere a Cittanova, interrompendo la grande striscia positiva della squadra di Ferraro, e poter cosi dire al Castrovillari e allo Scalea: “Guardate che ci siamo pure noi”.
D. Mister ci racconta l’attesa per questa partita storica? Come l’avete preparata?
R. L’abbiamo preparata sostanzialmente ieri perché prima abbiamo pensato all’impegno di campionato al sabato. Domenica ci siamo riposati per recuperare serenità e un po’ di energie nervose. Non volevamo caricare eccessivamente una partita che già di per sè è importante. Poi abbiamo avuto talmente tanti impegni importanti in campionato che non volevamo distogliere l’attenzione.
D. Come avete studiato l’avversario? Cosa temete?
R. Il Mazara è una squadra forte, lo dicono i numeri, le ultime prestazioni, lo dicono i singoli che ha in rosa, giocatori abituati ad altri palcoscenici e allenati da un ottimo tecnico, Tommaso Napoli. Mazara poi è nel complesso una piazza importante, abituata alla Serie D. Per noi sarà un ottimo banco di prova.
D. Il Mazara non ha giocato l’ultimo turno di campionato in campionato per impraticabilità del campo. Il fatto che abbiamo nelle gambe una partita in meno rispetto a voi che invece potreste essere appesantiti dal lungo viaggio ma anche dall’emozione la preoccupa?
R. No, a dire il vero no perchè un gruppo di ragazzi incoscienti e lo testimonia il cammino che stiamo facendo in campionato ma anche l’aver vinto la finale di Coppa regionale. C’è una sana incoscienza che sa di spensieratezza.
D. E’ più bello disputare queste partite da allenatore o viverle da tecnico?
R. Penso sia bello in entrambi i casi anche se si tratta di emozioni diverse. Da giocatore le ho vissute vincendo la Coppa Italia a livello nazionale e so la bellezza di viverle da giocatore. L’allenatore però deve badare a mille cose, c’è meno spensieratezza e più responsabilità.
D. In questi casi è meglio giocare il ritorno in casa?
R. Se si scende in campo con la mentalità di risparmiarsi, magari di pareggiare con la speranza di recuperare poi il risultato con la partita di casa si perde in partenza. Il calcio non è una scienza esatta, e potrebbe accadere l’imponderabile. E’ sempre meglio affrontare la partita come se fosse una finale secca anche se lo è in 180′. Non si possono fare calcoli.
D. Capitolo campionato: il primo posto in classifica del Sersale forse non se lo aspettava nessuno e forse non ve lo aspettavate nemmeno voi.
R. E’ vero. A inizio campionato i programmi erano altri però se ci troviamo in vetta vuol dire che qualcosa di buono l’abbiamo fatta. E’ bello stare li in alto, si gioca con più spensieratezza ma ora, con otto partite al termine, avremo l’assillo di volerci rimanere, di dare il massimo partita per partita. Ora è logico e lecito provarci. Noi siamo una squadra che non può e che non deve fare calcoli, viviamo le partite dando sempre il massimo. Alla fine raccoglieremo i nostri frutti.
D. Per il titolo è corsa a tre?
R. Non lo so perchè in queste ultime otto partite ci saranno molti scontri diretti. Inutile dire che può succedere di tutto ma non penso che la corsa si limiti a Castrovillari, Sersale e Scalea, ma vedo la possibilità di un rientro della Paolana, la più vicina in classifica al trio di testa, ma anche la Cittanovese potrebbe dire la sua.
D. A proposito di Cittanovese, la vittoria di sabato è stato un risultato importanti e forse una sorpresa per alcuni. Negl finale di gara avete mandato gli avversari in confusione.
R. Abbiamo affrontato un’ottima squadra che ha nel palleggio la sua arma migliore. Bravi noi a non concedere tante occasioni da rete, tranne quella del gol, a pungere anche in inferiorità numerica e a non mollare mai anche dopo aver subito lo svantaggio. La Cittanovese ci ha un po favoriti abbassando il baricentro e noi allora abbiamo continuato a crederci: abbiamo ottenuto un rigore sacrosanto e alla fine li abbiamo colpiti in una maniera quasi rocambolesca, pur rimanendo il fatto che noi abbiamo avuto più occasioni di loro.
D. Possiamo concludere dicendo che adesso che gli “incoscienti” sono primi in classifica hanno tutta l’intenzione di rimanerci?
R. Chiaro. Se fino a sabato scorso dipendeva anche dagli avversari, ora dipende solo da noi. E’ vero che ci troviamo a lottare con squadre attrezzatissime e blasonate, che stanno facendo benissimo, ma questo sarà un campionato combattuto fino alla fine. Se si pensa poi che all’ultima giornata ci sarà Sersale – Castrovillari c’è da rabbrividire.
Il Sersale scenderà in campo domani alle 14.30 allo stadio “Nino Vaccara” di Mazara del Vallo, anche con la responsabilità e l’onore di rappresentare la Calabria calcistica in Coppa Italia Dilettanti. Per questo motivo, come per l’Acri lo scorso anno che superò brillantemente nel doppio confronto degli ottavi i siciliani del Marsala, noi facciamo un caro in bocca al lupo al mister Mancini e ai suoi ragazzi, che ormai ci piace simpaticamente definire “gli incoscienti”, domani tutti convocati e a disposizione del tecnico. A dirigere l’incontro sarà Gabriele Scatena di Avezzano insieme agli assistenti Vincenzo Recchiuti di Teramo e Stefano Cicchitti di Chieti.
Andreina Morrone