Bruciata l’auto di Federica Roccisano. Sdegno nel mondo politico-istituzionale. Intanto l’assessore regionale annuncia: In liquidazione le somme per tirocini e mobilità

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SIDERNO – Non si ferma l’escalation di attentati intimidatori nei confronti di rappresentanti istituzionali. Nel corso della notte è stata data alle fiamme l’auto dell’assessore regionale al lavoro e al welfare Federica Roccisano. Il veicolo, una Opel Mokka intestata all’assessore ma in uso al marito, era parcheggiato davanti all’abitazione della Roccisano, a Siderno. Non vi sono dubbi sulla natura dolosa del rogo, accertata dai vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri del gruppo di Locri che hanno avviato le indagini per individuare i responsabili. Federica Roccisano, 34 anni, ricercatrice universitaria in materia di politica economica, è dirigente del Pd e fa parte della giunta regionale tecnica guidata da Mario Oliverio che è in carica dal luglio scorso. Immediate le reazioni di sdegno e di solidarietà da parte del mondo politico ed istituzionale.

Intanto l’assessore ha chiarito che sono in corso, di concerto con il Dipartimento allo sviluppo economico, tutte le procedure per sbloccare le somme da liquidare ai lavoratori in mobilità e ai percettori di ammortizzatori sociali che hanno operato nei comuni. “Come assessore al Lavoro della Regione e spinta dalla convinzione che il lavoro sia la chiave verso la libertà – ha detto la Roccisano – ho accolto le diverse sollecitazioni, da parte dei lavoratori in deroga, per la liquidazione dei tirocini in particolare del Comune di Cosenza, dal momento che è da mesi che gli stessi non ricevono il dovuto. Si è proceduto, quindi, invitando gli uffici preposti a procedere alla definizione del procedimento amministrativo, sollecitando l’ente presso il quale i lavoratori hanno svolto il tirocinio, alla trasmissione delle presenze relative ai tirocini svolti dai precettori di ammortizzatori sociali. La trasmissione delle presenze svolte, infatti, è fondamentale al fine del calcolo per la liquidazione. Ieri, per questo,è stata inviata una comunicazione formale con la quale abbiamo chiesto il Commissario del Comune di Cosenza d’inviare i dati affinché questo disagio, che subiscono ingiustamente i lavoratori, ridia loro la giusta dignità”.

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