Cosenza, la metropolitana della discordia. Le ragioni del sì e del no

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COSENZA – L’affidamento in appalto dei lavori di costruzione della nuova metropolitana Cosenza-Rende-Università infiamma il dibattito politico, in coincidenza con l’apertura della campagna elettorale per le amministrative della città dei bruzi. I sostenitori di Mario Occhiuto agitano le ragioni del no e si dicono contrari a quest’opera che dopo un lungo iter burocratico è giunta ormai in dirittura d’arrivo. Presto si apriranno i cantieri, anche in virtù di un percorso che ha fatto registrare negli anni l’approvazione anche degli enti locali coinvolti, in particolare dei consigli comunali di Cosenza e Rende. Un’opera dunque partorita in maniera bipartisan, ma che continua a sollevare anche obiezioni. Abbiamo raccolto le ragioni del sì e del no in due distinte interviste. Parlano Giacomo Mancini, convinto sostenitore della costruzione della tranvia e Paolo Francesco Mandoliti, portavoce del comitato spontaneo “Allarme Metro” che oggi, 26 febbraio (l’intervista è stata realizzata ieri) sarà in Piazza 11 Settembre per una manifestazione pubblica.

 

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