COSENZA – L’Associazione politico-culturale ” Terra Libera Cosenza” illustra le proposte programmatiche per la citta’ di Cosenza. Fra esse quella relativa al rilancio dei quartieri per puntare sulla modifica dello statuto comunale, con la introduzione della costituzione di “comitati di quartiere”, sul modello delle vecchie circoscrizioni , seppur in una forma più attuale e meno rigida burocraticamente, e del “bilancio partecipato”.
“Mentre assistiamo alle dinamiche politiche che in queste settimane stanno vivacizzando Cosenza, e in cui di tutto si dibatte tranne che di programmi per la citta’, “Terra Libera” va avanti con il lavoro di progettazione di proposte mirate a sopperire alle lacune evidenti che, allo stato, caratterizzano negativamente il capoluogo bruzio. Il vulnus più preoccupante riguarda i quartieri. Le comunita’ di prossimita’, al momento, sono fuori da qualsivoglia azione di sviluppo, sia dal punto di vista economico che del mero collegamento con il centro urbano. Anzi, hanno ormai assunto le sembianze di entita’ sganciate dal cuore cittadino, con un allarmante stato di abbandono. La nostra idea è quella di un rilancio al di fuori di soluzioni tampone temporanee : servono interventi mirati di lungo periodo, realizzabili, solo, attraverso la partecipazione effettiva dei residenti alla fase decisionale delle iniziative che riguardano i quartieri. Proponiamo, pertanto, una modifica dello statuto comunale che preveda l’introduzione del bilancio partecipato , oltre al riconoscimento delle “comunita’ di quartiere“ sul modello delle vecchie circoscrizioni ma senza rigidità burocratiche. La funzione delle “comunita’ di quartiere” sara’ quella di fornire al consiglio comunale indicazioni su questioni cruciali; indicazioni di cui l’assise comunale dovrà tenere conto. Una impostazione del genere, riteniamo, possa condurre al rilancio dei quartieri come centro vitale della futura progettazione urbana. Alla luce di una consultazione elettorale importante, come quella che attende Cosenza e, soprattutto, delle tante carenze che la citta’ presenta in questo momento – un macigno sulla costruzione del futuro delle nuove generazioni – non è accettabile che le forze politiche in campo sprechino tempo prezioso in inutili e squallide scene di ordinario teatrino per la spartizione delle poltrone, senza neanche l’ombra di proposte per la citta’. Chiediamo, perciò, che si metta la parola fine, ai giochi di partito, iniziando a concentrarsi sulle aspettative dei cittadini. Chiediamo che si sposti la contesa dal campo della distribuzione di posti di potere a quello del confronto democratico sui programmi, consentendo ai cittadini di scegliere sulla base delle idee e non già dei ricatti a cui sono sottoposti da vecchie nomenclature stantìe.”