Com’è complicata quella B

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Domenica 16 Dicembre, ore 18 circa, su Canale 5 c’è Berlusconi intervistato da Barbara D’Urso. Chi di Berlusconi ne ha fin sopra i capelli, ma è costretto, si sa, comunque a guardarlo per vedere un po’ che dice, si prepara a vivere quel momento con lo stato d’animo di un dissidente cubano costretto a guardare il cofanetto dei monologhi di Fidel Castro in blu ray.  Ti aspetti che alla prima occasione il cavaliere inizi a raccontare barzellette o a parlare del Milan; che all’improvviso esca fuori Apicella per un duetto improvvisato; che la D’Urso batta il record di annuizioni detenuto da Carlo Pellegatti stabilito durante una intervista con lo stesso Berlusconi. Ed invece ne viene fuori l’intervista che non ti aspetti: domande incalzanti, serrate, fatte senza nessun timore reverenziale per tutta l’ora e mezza di dibattito.

Incalzato da Barbara D’Urso, Berlusconi deve proprio parlare di politica. Ed allora vai con l’IMU, che è una tassa ingiusta, e che la prima casa è sacra (anche se fossi stato in lui avrei specificato che sulla seconda, terza, quarta, quinta ecc, non ci sputo mica).

Parla di come sia in attesa di una risposta di Monti per una sua candidatura a leader del centrodestra, in mancanza della quale non ci sono altre alternative se non la sua candidatura. Forse su questo argomento si potevano usare parole diverse, e stare più attenti a non ferire i sentimenti di Alfano, che stava ascoltando da casa, ma si va avanti.

Per la D’Urso non ci sono tabù: si parla delle grane con la giustizia e della condanna di 4 anni inflittagli dai giudici, una condanna, a detta di Berlusconi,  che “grida vendetta davanti a Dio e agli uomini”. Molti da casa hanno annuito, ma la D’Urso ancora resiste e si continua forse con l’argomento più imbarazzante: le serate ad Arcore. Il cavaliere parla della solitudine di quei giorni, del fresco divorzio, della mamma morta da poco e di qualcuno che gli disse “organizziamo!”, e tocca i cuori. Era facile a quel punto cadere nel tranello di Ruby ordito dai magistrati di Milano.

In ultimo, dopo un ora e venti minuti circa, un tocco forse civettuolo, ma che alla D’Urso si può perdonare: il nuovo amore di Silvio. Si chiama Francesca, è una ragazza che Berlusconi definisce “bella fuori e ancor più bella dentro”,  lo fa sentire finalmente meno solo,  è di 49 anni più giovane, ma va da sè che l’amore non ha età, senza il bisogno di sottolinearlo.

Sullo stacchetto pubblicitario un piccolo contrattempo che nulla toglie alla validità di quanto visto: Berlusconi che chiede alla conduttrice “poi mi domandi anche…”, ma oramai la pubblicità era partita e nessuno ha potuto sentire cosa gli avesse chiesto, e solo le male lingue possono arrivare a pensare che l’inflessibile Barbara poi lo abbia accontentato. Alla fine del dibattito forse Berlusconi avrà pensato: “la tv è mia, le pago lo stipendio, e nemmeno una domandina a piacere mi fa.. com’è complicata quella B”.

 

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