Gualtieri (FAI-CISL): Dichiarare stato di calamità naturale per comuni del lametino

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CATANZARO –  “Dichiarare lo stato di calamità naturale per i comuni del versante tirrenico catanzarese, in particolare nel Lametino,  causate dalle recenti intemperie, e in particolare alla tromba d’aria e al forte vento che nei giorni scorsi si sono abbattuti sulle aziende agricole e in particolare sui siti produttivi dedicate alla coltivazione di fragole, di ortaggi, di fiori, di piante da vivai in serra, compromettendole in maniera irreversibile e provocando  ingenti danni alle strutture”. E’ quanto chiede il segretario territoriale della Fai Cisl di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia Daniele Gualtieri, in una lettera inviata al presidente della Regione Mario Oliverio. Gualtieri sottolinea inoltre come “l’ondata di maltempo ha determinato la sospensione delle operazioni di raccolta e coltivazione, con ripercussioni negative sull’occupazione a causa della drastica riduzione della manodopera periodicamente impegnata, e come tutto ciò  causerà alle imprese perdite di quote di mercato, con gravi ripercussioni sul già fragile tessuto produttivo ed economico del territorio calabrese ed in particolare di quello Catanzarese”.

Gualtieri esprime “solidarietà e fattiva collaborazione nei confronti di tutti quegli imprenditori agricoli che quotidianamente si trovano ad operare tra numerose difficoltà, ma che con orgoglio e coraggio continuare a produrre, creando ricchezza e valore aggiunto in questa splendida ma martoriata terra”, e chiede infine al governatore “un immediato e urgente intervento, nel quale ciascuno si assuma le responsabilità per le proprie competenze, al fine di avviare un percorso che veda coinvolte, le parti sociali e le organizzazioni professionali a livello territoriale, orientato alla dichiarazione dello stato di calamità, per sostenere concretamene le aziende al ripristino delle strutture produttive, con l’obiettivo di consentire la ripresa dell’attività produttiva delle aziende colpite, nonché dell’impiego della manodopera lavorativa”.

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