La Regione presente all’ incontro sui beni confiscati alla criminalità

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Si ricaverà frumento biologico dal terreno confiscato alla mafia nel cuore del Nisseno dove il piccolo Giuseppe Di Matteo trascorse un periodo della sua prigionia prima di essere sciolto nell'acido su ordine di Giovanni Brusca. Sono appena iniziate, infatti, a Vallelunga Pratameno (Caltanissetta) le operazioni di aratura dei 20 ettari di terreno confiscati al boss Alfonso Scozzari. Successivamente verrà seminato il frumento biologico necessario per produrre la pasta, che sarà commercializzata su scala nazionale. ANSA

 

CATANZARO (CZ) – La Regione Calabria è intervenuta alla riunione promossa, a livello nazionale, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella sede di Palazzo Chigi, sui beni confiscati e la politica di coesione. L’incontro, organizzato d’intesa con l’Anbcs. L’incontro è stato promosso in occasione del ventennale della Legge 108/96, sul riutilizzo, a fini sociali, dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Per la nostra Regione, a testimonianza dell’importanza del rapporto tra contrasto alle mafie, gestione dei beni confiscati e corretto utilizzo delle risorse comunitarie, hanno partecipato le Autorità di Gestione del POR 2014/2020 e del PSR 2014/2020 Paolo Praticó ed Alessandro Zanfino.  Praticó ha confermato gli impegni sui programmi operativi regionali a contrasto della criminalità organizzata, sia con componente infrastrutturale che immateriale e sociale. “Quella di oggi è un’iniziativa positiva – ha detto Praticò – perché nella fase di avvio dei programmi è molto importante porre l’accento su questi argomenti. Siamo qui insieme all’Autorità di Gestione del PSR Alessandro Zanfino, per testimoniare che la Regione è avanti per quanto riguarda i controlli ed è un segnale rilevante. Come sostiene il Presidente Oliverio, il controllo sociale sui programmi comunitari è fondamentale, ma è necessario un rapporto forte e concreto tra amministrazione centrale e regionale”. La riunione è stata aperta dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti, che ha parlato del Piano di azione nazionale dei beni confiscati e delle politiche di coesione. I lavori sono stati coordinati e conclusi da Vincenzo Donato, Capo Dipartimento Politiche di Coesione, il quale ha sottolineato che sarebbe opportuno mettere insieme ed evidenziare le migliori esperienze di gestione dei beni confiscati, assumendosi l’impegno di trasferire a tutte le Autorità di Gestione dei programmi comunitari nazionali e regionali il piano d’azione nazionale. È, quindi, intervenuto Umberto Postiglione, Direttore Anbcs, che ha parlato del ruolo e delle attività dell’Agenzia, della necessità di una buona “governance”  dei beni confiscati e della sensibilizzazione degli enti locali e del rafforzamento del tessuto sociale. Sono poi, tra gli altri, intervenuti  Roberto Garofoli, Capo di gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pia Marconi, Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, Matteo Piantedosi, rappresentante del Ministero dell’Interno AdG PON Legalità 2014/2020; Davide Pati, membro della Presidenza Nazionale di Libera ed il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà

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