COSENZA – Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è giunto a Cosenza dove sta visitando il Distretto Cyber Security. Renzi sta anche incontrando i giovani che lavorano nella struttura. Il Premier è accompagnato dal Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Marco Minniti, e dal Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Presente anche il Sottosegretario Luca Lotti. Il Distretto rappresenta un polo tecnologico con obiettivi di Ricerca industriale e di sviluppo di soluzioni di sicurezza innovative indirizzate alla protezione dei servizi di pagamento elettronico e dell’utente nella fruizione dei servizi in rete utilizzando apparati mobili e alla dematerializzazione sicura dei documenti. La cerimonia si svolge presso il palazzo storico delle poste di Piazza Crispi a Cosenza alla presenza anche del presidente nazionale di Poste Italiane Luisa Todini. Imponenti le misure di sicurezza con l’area interamente transennata. Da segnalare la presenza di una delegazione dei dipendenti dell’amministrazione provinciale di Cosenza da molto tempo senza stipendio. Da segnalare anche la presenza di una nutrita delegazioni di parlamentari calabresi tra i quali Ernesto Magorno, Stefania Covello, Enza Bruno Bossio. Presenti anche rappresentanti del consiglio regionale. Renzi si è intrattenuto a lungo anche con i giovani dell’Università della Calabria che hanno avuto un ruolo centrale nell’approntare il nuovo sistema di sicurezza contro le frodi informatiche, denominato appunto cyber security, di cui Poste Italiane si è dotato. Insieme a loro c’era ovviamente anche il rettore dell’ateneo di Arcavacata Gino Mirocle Crisci. “Siamo qui per dare un messaggio, non di speranza ma alternativo al messaggio dominante. Negli ultimi anni il messaggio chiave era le cose non vanno, l’Italia è finita. Non è finita. Nel mondo che verrà, il mondo di internet e dell’innovazione, se investiremo nell’intelligenza e nella qualità delle donne e degli uomini, l’Italia avrà un ruolo. Questa è la nostra missione”. Sono alcune delle parole pronunciate dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, presso la sede di Poste Italiane a Cosenza. “Mentre a Roma si fanno le solite polemiche e chiacchiere, noi siamo dalla parte dell’Italia che lavora, che ci prova, che immagina un futuro di opportunità e idee e non di lamentazione”, ha aggiunto Renzi, rivolgendo ai ragazzi, in particolare del Mezzogiorno, il messaggio “che è tempo di tirarsi su le maniche”. Un ragionamento che vale a maggior ragione per il Sud e la Calabria, che “ha tutte le condizioni per essere all’avanguardia sulla banda larga. Si dice che non c’è lavoro, ma la banda larga può creare nuovi lavori”. Per questo il premier ricorda il piano per la ricerca da 2,5 miliardi e i 150 milioni che la legge di Stabilità ha destinato alla cybersecurity e che “serviranno per valorizzare la polizia postale, l’intelligence, i soggetti pubbblici e privati che investono in questo settore”. Il cui perno può essere Poste Italiane: “Una volta entrare alle Poste era l’obiettivo checcozaloniano: Entro alle Poste e mi sistemo. Oggi Poste ha cambiato pelle, è all’avanguardia su innovazione e tecnologia. Ed è sempre di più grande realtà imprenditoriale europea” che può essere “una chioccia per i giovani che hanno voglia di innovare e sperimentare”.
Prima di giungere nel capoluogo bruzio, in mattinata il Presidente del Consiglio, insieme al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio e del presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha assistito alla cerimonia di abbattimento dell’ultimo diaframma della canna nord della galleria Mormanno, una delle opere più importanti dell’ultimo cantiere dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria. La galleria a doppia canna, realizzata in variante rispetto al tracciato esistente, è lunga 2,3 km e rientra nel macrolotto i cui lavori sono stati affidati al consorzio Italsarc, composto dalle aziende Cmb di Carpi e Ghella Spa. E’ un’opera progettata per migliorare la planimetria del tracciato grazie all’eliminazione di alcune curve e, tramite la soluzione della galleria, garantisce un ottimale inserimento paesaggistico tenuto conto del grande valore naturalistico del vallone del fiume Battendiero. Il macrolotto, che sarà completato entro il prossimo dicembre con i lavori di ammodernamento nel tratto compreso tra lo svincolo di Laino Borgo (km 153,400) e lo svincolo di Campotenese (km 173,900) in provincia di Cosenza, ha richiesto un investimento di circa 600 milioni di euro. Il presidente Armani ha dichiarato di aver raccolto la sfida del completamento delle opere entro il 22 dicembre: “Il viadotto Italia vogliamo consegnarlo in condizioni ottimali già per l’esodo estivo e questa è un’ulteriore sfida per noi” ha detto Armani, in riferimento al ponte crollato lo scorso anno, e che ha provocato anche la morte di un operaio. “Si tratta – ha spiegato Armani – di un’infrastruttura importante dietro la quale sta la storia dell’architettura. E’ un’opera impressionante, alta quanto la torre Eiffel anche se transitando non ci si rende conto. Completare quest’opera è sicuramente una sfida come lo è il completamento dell’A3 per il 22 dicembre”. Matteo Renzi, parlando agli operai, ha sottolineato l’impegno assunto davanti alla stampa internazionale: “Dobbiamo chiudere il 22 dicembre i lavori della Salerno-Reggio Calabria, devono smettere di ridere dell’Italia, il 22 dicembre dobbiamo ridere noi”. Cosi’ il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “Da qui ai prossimi mesi lavoreremo e se ci sarà da subire qualche conseguenza anche in questa dimensione speriamo di ridurre al minimo i disagi, specie in estate. Ad ogni modo, se non mettiamo un punto finale ci sarà sempre qualche piccolo impedimento; adesso abbiamo un obiettivo. Torneremo a metà luglio per il primo tratto da inaugurare”.
In calce l’intervento integrale pronunciato nel palazzo delle poste di Cosenza