Morto per overdose a Rende, indagato il pusher che fornì la dose letale

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COSENZA – Francesco Ianni, 49 anni, disoccupato, arrestato dai carabinieri lunedì 14 marzo con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti è indagato per la morte di Pierpaolo Liparoti, il 39enne trovato senza vita nel suo appartamento di Rende domenica sera. Il pm di turno Giuseppe Cozzolino, che coordina le indagini assieme al procuratore capo Dario Granieri, ritiene Ianni responsabile del decesso di Liparoti ai sensi dell’articolo 586 del codice penale che punisce coloro che causano la morte o gravi lesioni in conseguenza di altro delitto. Durante una perquisizione nell’abitazione di Ianni, che ha precedenti di polizia, i militari hanno trovato otto involucri contenenti complessivamente 4,6 grammi di eroina e un bilancino. All’interno poi di un’automobile in uso allo stesso Ianni sono state trovate, inoltre, tre confezioni con cinque grammi di metadone cloridrato. E’ stato lui, in assenza però di un legale, a raccontare spontaneamente ai carabinieri di aver fornito una dose di eroina a Liparoti che sarebbe morto per overdose. Nel pomeriggio di martedì è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Liparoti da parte del medico legale Silvio Cavalcanti.

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