Overbooking aerea. I diritti del passeggero

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Roma – “Spiacente non abbiamo posti”. E’ la ferale notizia che un passeggero, munito di regolare biglietto e prenotazione confermata, e in procinto di partire per le agognate vacanze estive, può sentirsi dire in uno degli aeroporti italiani o dell’Unione Europea. Si chiama overbooking (sovrapprenotazione), ed è un sistema che tutte le compagnie aeree
adottano: vendono più biglietti di quanti siano i posti a disposizione.

In caso di overbooking la compagnia aerea deve offrire al passeggero una delle seguenti scelte:

Rimborso del prezzo del biglietto per la parte di viaggio non usufruita o, in alternativa, partenza con il primo volo disponibile, o nella data successiva più conveniente per il passeggero, a condizioni comparabili.

Assistenza: pasti e bevande in relazione alla durata dell’attesa; adeguata sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti; trasferimento dall’aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa; due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o e-mail (l’assistenza va data in precedenza alle persone con mobilita’ ridotta ed ai
loro eventuali accompagnatori nonché ai bambini non accompagnati).

Compensazione pecuniaria di: euro 250 per i voli, comunitari o internazionali, inferiori o pari a 1.500 Km; euro 400 per i voli comunitari superiori a 1.500 km e per quelli internazionali tra i 1.500 e i 3.500 km; euro 600 per i voli internazionali superiori a 3.500 km.

Se al passeggero viene offerta la possibilità di viaggiare su un volo alternativo il cui orario di arrivo non superi , rispetto al volo prenotato, rispettivamente le due, le tre o le quattro ore, la compagnia può ridurre queste compensazioni del 50%. La compensazione va pagata in contanti, con assegno bancario o con bonifico oppure, in accordo col passeggero, con buoni viaggio e/o altri servizi.

Il pagamento della compensazione non impedisce al viaggiatore di avanzare una richiesta di rimborso del danno ulteriore, soggettivo, subito a causa del disservizio. Il passeggero ha diritto alla differenza di prezzo se viaggia in una classe inferiore a quella prenotata. Il passeggero non è tenuto a chiedere i risarcimenti e i servizi elencati perché devono essere erogati dalla compagnia aerea che deve informare i passeggeri dei loro diritti.

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