RENDE (CS) – C’era anche il boss Ettore Lanzino fra le persone impiegate nella cooperativa Rende 2000. La sua assunzione, è stato ricostruito dagli inquirenti nell’inchiesta, avvenne nel 2008 e durò alcuni mesi. Un collaboratore di giustizia ha svelato che il boss cosentino “venne assunto solo in modo fittizio tale da fargli percepire lo stipendio (ammontante a circa 750 euro mensili) pur senza prestare effettiva attività lavorativa”. Lanzino, condannato per omicidio, era stato inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi. Venne arrestato nel 2012 in un appartamento di Rende. Per gli inquirenti della Dda di Catanzaro e per il gip Carlo Saverio Ferraro, la sua, come “tutte le assunzioni presso la cooperativa Rende 2000, venivano decise o condivise da Sandro Principe”.