24 ore d’insonnia creativa. La FINE, spesso l’alba di un nuovo inizio

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Cosenza – Secondo i Maya oggi sarebbe il nostro ultimo giorno di vita, c’è chi guarda documentari, chi prenota i biglietti per trasferirsi in un piccolo paesino della Puglia che verrà risparmiato dalla distruzione e chi, invece, prende la vita con filosofia e si dedica all’arte, quella vera.

Per sdrammatizzare si è deciso organizzare, in questo giorno fatidico, la terza edizione del NonfermArti che ha proprio come tema “la fine”.  Ventiquattro ore d’insonnia creativa che, fine del mondo permettendo, dalle 20,30 di oggi alle 20,00 di domani renderanno elettrica, frizzantina e spumeggiante l’atmosfera pre-natalizia.

L’iniziativa si svolgerà al Museo del Presente che, grazie ai 143 partecipanti, si “illuminerà” a festa; tutto diventerà splendente, sublime, suggestivo grazie all’estro, alla vitalità e alla creatività di tutti i giovani che hanno deciso di mettersi in gioco e di fare delle proprie passioni un momento di arte e condivisione, un momento di collaborazione e divertimento che unisce e rende più propensi alla socializzazione.

Un viaggio che da notte inoltrata conduce all’alba e poi di nuovo al tramonto, un viaggio tra diverse espressioni artistiche, colori, sapori, suoni che si contaminano a vicenda e si mettono in mostra per raccontare il punto di vista dei diversi partecipanti. La fine, è questo il filo conduttore, la fine come distruzione, la fine come partenza, la fine come gli addii, la fine come espressione di un nuovo inizio, la fine come dolore, la fine come nostalgia, la fine come volontà di chiudere con il passato e avviarsi verso una nuova vita.

Millequattrocentoquaranta minuti tra danza, teatro, fotografia, pittura, musica e poesia; ventiquattro ore di pura ed energica passione, arte semplicemente arte in attesa della FINE.

Annabella Muraca

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