Blacaman, il libro sul fachiro castrovillarese famoso in tutto il mondo

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Castrovillari ( Cs) – E’ da qualche giorno in libreria il volume Blacaman, la leggenda del fachiro tra due oceani, realizzato a quattro mani da Angelo Filomia e dalla prof. ssa Ines Ferrante. Il sottotitolo rimanda al film di Tornatore, La leggenda del pianista sull’oceano (ispirato dal romanzo di Baricco, “Novecento”) perchè Blacaman, così come Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, il personaggio creato da Baricco, sapeva leggere, ma non i libri. Quelli sono buoni tutti. Sapeva leggere la gente, i segni che la gente si porta addosso, posti, rumori, odori, e soprattutto, sapeva leggere i sogni, le passioni, le speranze. Ed al suo pubblico in cambio del suo carisma, rubava l’anima. Blacaman, un personaggio nel vero senso della parola, estroso, inventivo, esuberante, imprevedibile ha affermato la sua personalità in tutto il mondo. Giovanissimo fachiro ha turbato le folle col suo strano potere, negli anni ’20 e negli anni ’30, a Parigi, a Lione, a Marsiglia, a Madrid, a Lisbona. A sentir lui pareva che fosse nato in un villaggio presso Calcutta, che la madre era morta nel darlo alla luce, mentre un gran fachiro vegliardo invocava su di lui l’eletto spirito di Shiva e Kalì. In realtà il suo “villaggio” portava un altro nome: Blacaman era infatti Pietro Aversa, nato a Castrovillari il 23 Febbraio 1902. L’arte circense, funambolica e trasformistica, magica e mirabolante, ha trovato nel calabrese un interprete proteiforme e versatile. Il libro documenta le sue qualità e la sua straordinaria capacità di adattamento e di mimetismo, propria dei grandi artisti. L’interesse che Blacaman è riuscito a suscitare nel mondo, oltre che al personale e misterioso potere che ha fatto di lui un enigma vivente, è dovuto proprio alla “lussuosa”, originale e suggestiva messa in scena di carattere orientale: con la sua folta e ricciuta capigliatura, con i suoi vividi occhi neri rilucenti, ha offerto lo spettacolo prodigioso di “un essere da sogno” capace di realizzare le più stravaganti e incredibili gesta. Domatore di belve feroci,illusionista, ipnotizzatore Blacaman fu anche attore di cinema hollywoodiano (nel 1939 venne scritturato dalla Universal Pictures come protagonista del film “You can’t cheat an honest man”) e personaggio delle pagine più belle della letteratura mondiale, quelle di Gabriel Garcìa Màrquez che lo ha descritto nel racconto “Blacamàn il buono, venditore di miracoli”. Gli autori Angelo Filomia, direttore del settimanale il Diario di Castrovillari e la prof. Ines Ferrante, studiosa di storia antica, arte e di tradizioni locali offrono ai lettori una vicenda straordinaria, la storia di un mito, di una leggenda la cui fama fece impallidire anche il grande Houdini, una storia che continua a vivere e considerano concretamente che il saggio potrebbe essere l’ispirazione e la trama anche di un film.

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