CATANZARO – Il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, esprime profondo sdegno e ferma condanna per il vile attentato compiuto da ignoti contro il “Popilia Country Resort”di proprietà dell’imprenditore Pippo Callipo.
“Questo ennesimo, deprecabile atto intimidatorio – afferma Oliverio, in una nota – indica la gravissima emergenza che, in questo momento, vive la nostra regione in termini di sicurezza, di rispetto della legalità e delle regole democratiche. Non passa giorno che amministratori, rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e cittadini onesti entrino nel mirino della criminalità e siano fatti segno di soprusi, vessazioni, minacce e attentati. La misura è, ormai, colma! La solidarietà non basta più. Occorre passare dalle parole ai fatti. L’allarme criminalità che oggi si vive nella nostra regione deve diventare questione nazionale. Pur con tutti gli sforzi che compiono ogni giorno, le istituzioni calabresi non hanno mezzi e strumenti sufficienti per far fronte all’escalation criminale. Insieme ad esse e a tutte le forze politiche, sociali e democratiche presenti sull’intero territorio regionale, deve intervenire lo Stato.
Il “caso Calabria” deve avere massima priorità nell’agenda del governo e nell’impegno delle autorità nazionali competenti. I cittadini onesti, che rappresentano la stragrande maggioranza di questa regione, esigono risposte adeguate ed urgenti”.
“Nel rinnovare la mia vicinanza e la mia solidarietà a Pippo Callipo –conclude il Presidente- auspico provvedimenti adeguati e risposte forti che ridiano al più presto la necessaria serenità e sicurezza a quanti, in Calabria, combattono quotidianamente in prima linea per affermare il cambiamento e difendere legalità e democrazia”.
Ma ad esprimere solidarietà al noto imprenditore calabrese non è solo il Governatore Oliverio.
Fai Cisl e Rsu di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia –– “Intendiamo esprimere la piena vicinanza e solidarietà all’imprenditore Pippo Callipo, ai suoi familiari e ai suoi dipendenti, per il vile atto intimidatorio subito”. E’ quanto scrivono congiuntamente in una nota la segreteria della Fai Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia e le Rsu dell’azienda “Giacinto Callipo Conserve”. “Si tratta dell’ennesimo atto criminale ai danni di un imprenditore – prosegue la nota – che ha saputo creare negli anni una realtà di assoluta eccellenza nel settore agroalimentare, creando economia e lavoro sul territorio anche in altri ambiti, come quello turistico, con lo splendido resort fatto bersaglio la scorsa notte di colpi d’arma da fuoco. Il fatto che il cav. Callipo abbia già dichiarato di voler andare avanti con coraggio, è la chiara dimostrazione di quanto tenga a questa terra, trovando piuttosto nuovi stimoli e ulteriore determinazione nel portare avanti la sua idea d’impresa sana, innovativa, improntata al rispetto della legge e dei diritti dei lavoratori. Auspichiamo che si faccia luce al più presto su questo nuovo episodio intimidatorio, e che le istituzioni si impegnino concretamente per garantire la sicurezza dell’imprenditore, dell’attività delle sue aziende e di tutti i dipendenti. Noi – conclude la nota – saremo impegnati in questa battaglia, al suo fianco, come ieri, oggi e anche nel futuro, apprezzando da sempre la sua tenacia, la sua ricerca del dialogo sociale e la sua visione di grande imprenditore al servizio di una Calabria che vuole emergere dal buio dell’illegalità”.
Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro – “Atti distinti, colpi di arma da fuoco esplosi contro il Popilia Country Resort del noto imprenditore, già presidente di Confindustria, e lettere minatorie inviate a un giovane sindaco, fra i più apprezzati in Italia, che hanno una comune matrice: scoraggiare il percorso di rinnovamento e rilancio della nostra splendida ma martoriata regione, che cercano di attuale con legalità e trasparenza nei diversi fronti di competenza – ha detto il presidente della Provincia di Catanzaro -. Si tratta, quindi, dell’ennesimo tentativo di condizionamento su cui gli inquirenti e la magistratura siamo certi riusciranno a fare luce, e che nel frattempo inquieta e preoccupa le forze sane dei settori dell’imprenditoria, della politica, del mondo delle professioni e del sociale, della cultura e del volontariato, impegnati quotidianamente in prima fila per contrastare l’arroganza del malaffare e della prepotenza criminale. Le istituzioni e la società civile sono chiamate ancora una volta, e con ancora più determinazione, a fare fronte comune per affiancare quanti come Callipo e Falcomatà non si lasciano intimidire nell’attuazione di quelle politiche di cambiamento che hanno come fine ultimo ed esclusivo il bene comune”.
Gino Mirocle Crisci, rettore dell’Unical – “E’ un atto gravissimo, contro uno degli imprenditori calabresi più dinamici e capaci, peraltro validissimo componente del consiglio di amministrazione dell’Ateneo, che si è sempre distinto per coraggiose battaglie a favore della legalità, impegnandosi energicamente per l’affermazione di valori e principi indispensabili per qualunque serio progetto di rinascita culturale, economica e sociale della regione. A Callipo, a nome degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dell’Università della Calabria, esprimo i più sinceri sentimenti di solidarietà e di affettuosa vicinanza, in questo difficile momento, che saprà certamente affrontare con l’energia e la determinazione di sempre. Callipo ha al suo fianco tutti i cittadini – e sono la più parte – che, come lui, credono nello Stato, nelle istituzioni, fiduciosi che ogni tentativo di intimidazione, di condizionamento, di violenza ai danni delle persone oneste e perbene è destinato a fallire miseramente”.
Michele Lico, presidente Camera di commercio vibonese e Unioncamere Calabria – “Di fronte a queste deprecabili e intollerabili forme di violenza e di minaccia –ha dichiarato Lico- che si assommano a quelle già in passato subite dallo stesso Pippo Callipo e di cui, con frequenza, sono fatti oggetto anche altri imprenditori della nostra terra, esprimiamo preoccupazione e forte indignazione anche per l’ulteriore stato di difficoltà e di resistenza a cui sono costretti imprenditori e lavoratori, professionisti, istituzioni e cittadini in un territorio che già versa in una difficile situazione di disagio economico e sociale. Quello ai danni del Cav. Callipo è un gesto tanto più grave perché colpisce, un uomo e un imprenditore fortemente impegnato e motivato, che crea occupazione ed economia, e che con capacità, coraggio e determinazione ha saputo raggiungere traguardi di successo, nelle sue attività economiche come in campo pubblico e sociale, che ha raccolto consenso e stima rafforzando la rappresentatività dell’imprenditoria calabrese ai più alti livelli associativi e che con le sue imprese è risorsa ed eccellenza della nostra provincia e di tutta la Calabria, contribuendo a diffondere, in Italia e all’estero, un’immagine positiva di qualità e operosità. Alla solidarietà si accompagna la consapevolezza e la certezza che le forze dell’ordine, attraverso la loro attività investigativa, sapranno fare piena luce su questi ignobili ed infami episodi che rappresentano il male oscuro della società e che gli imprenditori sani e i cittadini onesti condannano, rifiutano e isolano, resistendo e andando avanti con volontà e tenacia. A Pippo Callipo e ai dipendenti della sua azienda, ma anche a tutto il sistema produttivo e alla società vibonese, l’invito a non scoraggiarsi e a fare squadra perché questi vili atti scuotano le coscienze per generare una civile reazione di contrasto contro ogni atteggiamento contrario alla civile convivenza e contro ogni vile tentativo di demotivare chiunque tenti, con impegno e fiducia, di rialzare le sorti di questo territorio con il lavoro e il sacrificio quotidiano, affermando la cultura d’impresa, e pratiche di rispetto, civiltà e legalità”