COSENZA – Non molto positivi gli esiti delle analisi condotte da Legambiente a Cosenza, nella tappa conclusiva del viaggio del Treno Verde, la campagna ambientalista che dal 26 febbraio ha fatto sosta in undici città della penisola. Quanto emerge ha un che di preoccupante, soprattutto in correlazione alla salute dei cittadini. Infatti, è risultato che in diverse aree della città bruzia sono abbastanza elevati i valori di polveri sottili che, pur non comparabili alle medie giornaliere previste per legge, rappresentano in ogni caso un rischio, sia per la qualità dell’aria che per la salute umana; unica nota positiva, la riduzione di tali valori in corrispondenza delle aree verdi e pedonali. Altro dato preoccupante riguarda l’inquinamento acustico, per il quale il Comune non ha mai approvato un piano di zonizzazione acustica, con la conseguenza che la città è assediata dal rumore.
Tali dati sono stati presentati dal direttore generale di Lagambiente, Stefano Ciafani, insieme a Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria, e Simone Nuglio, responsabile del Treno Verde. I rappresentanti di Lagambiente hanno anche incontrato i candidati a Sindaco Valerio Formisani, Mario Occhiuto, Gustavo Coscarelli ed Enzo Paolini, a cui hanno sottoposto proposte relative alla mobilità sostenibile, ai rifiuti, alla rigenerazione urbana e al consumo di suolo. “Le città possono e devono dare un contributo fondamentale alla sfida del clima – ha dichiarato, infatti, Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – ma è necessario un cambio radicale delle scelte urbanistiche da parte dei Comuni per diminuire le concentrazioni di inquinanti e smog. Servirebbe però soprattutto una visione strategica del futuro energetico del Paese, un piano per portare il nostro Paese fuori dall’era dei fossili e verso un futuro fatto di rinnovabili così come ci siamo impegnati a fare firmando l’Accordo di Parigi al summit della Cop 21. Per questo al referendum del 17 aprile è fondamentale andare a votare e votare Sì per ribadire al Governo che il futuro dell’energia non passa dalle trivelle e dalle fonti fossili ma dalle rinnovabili e dall’innovazione, nell’interesse delle famiglie e del clima”.
“I nostri monitoraggi confermano la necessità di azioni concrete per risolvere i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana – ha fatto eco Franceso Falcone, presidente di Legambiente Calabria – come l’incremento delle aree pedonali, piazze, parchi urbani e limitare il traffico automobilistico. I cittadini calabresi sono ancora indissolubilmente legati all’automobile che spesso però, per la cronica mancanza di infrastrutture ferroviarie e la scarsità dei servizi erogati risulta essere l’unica alternativa praticabile, mentre dovremmo rendere l’auto l’ultima delle soluzioni possibili per gli spostamenti in città. Oltre che sulla mobilità occorre investire di più anche sul fronte dell’efficientamento energetico, sulla riqualificazione urbana. La città di Cosenza ha attuato negli anni alcune azioni importanti, dalla raccolta differenziata al progetto del Transport Hub. Occorre proseguire su questa strada e proprio per questo sottoponiamo ai candidati a sindaco di questa città alcuni punti importanti che a nostro avviso devono entrare a pieno titolo, e con urgenza, nell’agenda politica locale”.