Aeroporto Lamezia, sciopero Sacal: “percentuali di adesioni incredibili, e adesso?”

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LAMEZIA TERME (CZ) – Dopo il successo dello sciopero Sacal, indetto dalla USB Calabria Trasporto Aereo, per protestare contro la cessione di ramo di azienda, che espone i lavoratori dello scalo di Lamezia Terme all’incognita di un futuro incerto e senza garanzie, è il momento da parte della stessa Sacal di fare alcune riflessioni. Sciopero Sacal “La prima – come si legge in una nota – è che la Sacal e gli enti pubblici che ne sono azionisti, devono prendere atto che l’80% dei lavoratori handling, ha decisamente e fortemente osteggiato sia l’accordo siglato con Cisl e Uil, sia le decisioni del CdA, festeggiate come positive dalla Cgil. La creazione di questo nuovo soggetto per i servizi handling non lascia assolutamente tranquilli i lavoratori, come da tempo sostenuto dalla USB e come la riuscita dello sciopero ha dimostrato. La seconda è che i lavoratori non si sono piegati alle logiche repressive imposte dalla Sacal ed hanno comunque aderito in massa allo sciopero ed alla manifestazione spontanea svoltasi davanti l’aerostazione. Infatti, malgrado la dirigenza Sacal abbia posto in essere azioni contra legem contingentando tutti i lavoratori in turno (senza preventivo accordo con la USB che organizzava lo sciopero), questi ultimi hanno voluto comunque manifestare la loro assoluta contrarietà all’accordo, nonostante i tentativi di ritorsione messi in campo da Sacal. La USB Calabria trasporto aereo, alla luce della grande prova di forza dei lavoratori Sacal, chiede oggi con forza che tutta la vicenda legata alla cessione di ramo d’azienda venga rivista e che gli accordi sottoscritti e le decisioni del Cda vengano rimessi in discussione, anche perché tali scelte sono, comunque, in controtendenza, rispetto alle recenti disposizioni ENAC di limitare la liberalizzazione a Roma, per i danni e disservizi che ha prodotto. La prima occasione si presenterà già il 12 aprile prossimo quando il Consiglio Comunale della città di Lamezia Terme (azionista di maggioranza relativa della Sacal), discuterà della questione con i rappresentanti sindacali. In quella sede, la USB ribadirà l’assoluta contrarietà all’accordo e che la volontà dei lavoratori è assolutamente diversa da quella che Sacal ed i sindacati collaborativi hanno concordato.”

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