Premio San Francesco di Paola, una sintesi dello sviluppo culturale cosentino

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PAOLA (COSENZA)- Il premio San Francesco di Paola, tenutosi lo scorso venerdì 6 maggio presso il teatro Odeon di Paola, sintetizza l’attività quadriennale ed espositiva dedicata a San Francesco di Paola  ed avviata nel 2012 dal sindaco Mario Occhiuto.

– 2012  palazzo dei Bruzi per il “Cinquecentenario della proclamazione a patrono della Calabria”

– 2014  palazzo Arnone, 20 capolavori da Ribera a Rotella musealizzati nelle sale di piano terra

– 2016  palazzo della Provincia, “Seicentenario della nascita”

Il sindaco della città di Cosenza e presidente della Provincia, che ha promosso la prima e l’ultima mostra delle iniziative sopracitate, si è proposto l’obiettivo di  celebrare San Francesco e di compiere un’incisiva azione civica per attualizzare i valori del territorio calabrese e far conoscere ancor di più una figura famosa anche in ambito internazionale.  San Francesco, infatti, è fortemente sentito nella Francia, all’interno della quale svolse mansioni politiche; il famoso Picasso, inoltre, portava come secondo nome  “Francisco de Paula”. Napoli e Roma gli dedicarono Chiese importanti  come quella in prossimità del Palazzo Reale e Trinità dei Monti.

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Quest’anno, in occasione del seicentenario della nascita di San Francesco,  si è cercato di adottare un linguaggio attuale, il tutto attraverso l’espressione di artisti contemporanei che potessero avere un maggiore impatto sui giovani. Attraverso l’utilizzo degli strumenti più attuali come video, performance, sculture e pitture i ragazzi hanno, infatti,  potuto avvicinarsi al Santo nonostante la distanza temporale che li separa. L’importanza delle iniziative è stata dimostrata dalla partecipazione di artisti ed autori importanti selezionati  a partire da Roberto Bilotti, Alberto Dambruoso, Vittorio Sgarbi e dal Ministero dei Beni Culturali, i quali hanno inteso realizzare opere iconografiche e rievocative dell’operato francescano. Tra gli artisti basti annoverare i contributi di Giuseppe Ducrot, Roberto Ferri e Giuseppe Gallo, Omar Galliani, Stefano Di Stasio, Bizan Bassiri e tanti altri.  L’evento che ha seguito l’altro importante “Da Picasso a Warhol” fa comprendere come Cosenza stia crescendo dal punto di vista sociale e culturale.

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