Al via processo a furbetti del cartellino dell’Asp

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COSENZA – Ha preso il via il processo scaturito dall’inchiesta “Camice bianco” che coinvolge medici, infermieri, dirigenti e dipendenti dell’Asp di Cosenza. Sul banco degli imputati ci sono Mario Avellino, Anna Maria Conforti, Francesca Zinno, Angela Campolongo, Romeo Perri, Anna Turano, Ippolito Spagnuolo, Pasquale Morrone, Marina Sammarra, Giulia Manna, Pia Pignataro, Katja De Rose, Isabella Polillo, Rosalia Cianflone, Annarita Salvo, Carla Caputo, Giovanna Trimarchi, Maria Naccarato, Pieraldo Russo, Gisella Rizzuti, Vincenzo Reda, Asclepiade Felicioli, Alberto Bevilacqua, Elvira Vigna, Claudio Naccarato, Eugenio Presta, Luigi Carelli, Bice Cassazone, Orlando Spizzirri. Si tratta di dipendenti, alcuni anche con ruolo dirigenziale, dell’azienda sanitaria provinciale, accusati del reato di truffa aggravata e continuata perpetrata ai danni della stessa azienda sanitaria. Il giudice Bilotta ha accolto tutte le prove documentali presentate da accusa e difesa, riservandosi di decidere nella prossima udienza. Il processo è stato aggiornato al prossimo 13 giugno per ascoltare i primi testimoni. Secondo l’accusa, gli indagati, in servizio all’ospedale civile o nelle varie sedi dell’Asp, durante l’orario di servizio, regolarmente retribuito, anche con prestazioni extra di straordinario, “con sistematicità e abitualità”, avrebbero posto in essere condotte di truffa in danno dell’amministrazione di appartenenza attraverso la falsificazione degli orari di presenza e di uscita, mediante l’infedele timbratura del cartellino marcatempo. In una circostanza sarebbe stata accertata l’effrazione di un distributore automatico di alimenti e bevande con la conseguente asportazione del denaro contenuto da parte di due indagati.

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