Elezioni Cosenza, tra riammessi ed esclusi due pesi e due misure

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COSENZA – Regna sovrana la confusione tra gli organi di valutazione delle candidature alle amministrative. Tra liste e componenti di lista ammessi e non ammessi sulla base di cavilli burocratici. Nel capoluogo bruzio quattro componenti della lista Progetto Cosenza sono stati ricusati perché le loro firme erano state autenticate da funzionari di comuni diversi da quello in cui si vota. Si tratta di Francesco Biondi, Angelica Patitucci, Carlo Rinaldo e Giampiero Spaccarotella. Per lo stesso motivo anche i candidati della lista Cosenza Sempre più erano stati esclusi, poi riammessi a seguito della sentenza del consiglio di Stato dello scorso 16 maggio. Sono rimasti fuori invece i candidati di Hettaruzzu Hebdo che avevano rinunciato a ricorrere alla suprema corte amministrativa. I quattro esclusi di Progetto Cosenza sono stati bocciati per un problema legato alla tempistica: secondo la magistratura si sono mossi troppo tardi. E se si sono mossi così tardi lo si deve al fatto che i delegati di questa compagine legata alla coalizione di Mario Occhiuto, soltanto il 14 maggio hanno saputo dalla Commissione elettorale del provvedimento di esclusione. La stessa commissione che invece aveva subito notificato il provvedimento di ricusazione ad altri aspiranti consiglieri comunali. Intanto però a Napoli, proprio sulla base del precedente di Cosenza, una lista è stata riammessa dal Consiglio di Stato nonostante manchino soltanto due settimane all’appuntamento con le urne. La disparità di trattamento inaccettabile non mancherà di alimentare polemiche.

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