ROMA – Sono 14 i candidati alle elezioni comunali di domenica 5 giugno ritenuti “impresentabili” dalla commissione parlamentare Antimafia. Il monitoraggio della commissione ha riguardato 13 comuni chiamati al voto, tra i quali Roma. Gli altri centri sono San Sostene, Joppolo, Badolato, Sant’Oreste, Platì, Ricadi, Diano Marina, Villa Di Briano, Morlupo, Finale Emilia, Battipaglia, Scalea. I 14 candidati impresentabili sono così divisi: 8 candidati che hanno sottoscritto dichiarazioni false, 3 incandidabili e 3 casi relativi a codice di autoregolamentazione. Sono tutti inseriti in liste civiche i 14 “impresentabili”. La presidente della commissione Rosy Bindi, ha spiegato che la relazione conclusiva del lavoro dell’Antimafia è stata approvata all’unanimità da tutta la commissione e ha lanciato un appello alla politica: «Se si vuole combattere la mafia non ci si può nascondere, bisogna metterci la faccia». Bindi ha evidenziato come in alcuni Comuni i partiti politici non abbiano presentato candidati e in altri siano state presentate solo liste civiche.
Ecco i 14 candidati segnalati dall’Antimafia per le Comunali del 5 giugno: 7 a Battipaglia: Carmine Fasano, Daniela Minniti, Lucio Carrara, Francesco Procida, Bartolomeo D’Apuzzo, Demetrio Landi e Giuseppe Del Percio; 5 a Roma: 4 nel sesto municipio: Antonio Carone, Domenico Schioppa, Antonio Giugliano e Fernando Vendetti; un unico impresentabile nel consiglio comunale, Mattia Marchetti. Sono 2 in Calabria: a Scalea Carmelo Bagnato a San Sostene Alessandro Codispoti.
Altre situazioni sono state segnalate dall’Antimafia: «A San Luca non si sono presentate le liste per l’ennesima volta, mentre a Joppolo c’è una intricata vicenda tra scioglimenti, ricorsi e situazioni penali del sindaco». Altra situazione a rischio è quella di Platì, nel reggino, dove il comune «è stato sciolto ben 15 volte e oggi si vota con due liste civiche tutte formate da candidati legati ad amministrazioni precedenti che hanno provocato lo scioglimento».