Il meridione raddoppia in serie A, centro-sud a forza 7 grazie al Crotone

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ROMA – Il Mezzogiorno d’Italia raddoppia e si riprende la Serie A dopo aver toccato il fondo l’anno scorso, quando nella massima serie giocavano soltanto Napoli e Palermo. Ci fosse stato anche il Trapani di Serse Cosmi, la cui promozione è sfumata proprio nell’ultimo atto dei playoff di Serie B, sarebbe stato un trionfo, ma anche così il Sud torna protagonista nel calcio che conta. Sette le compagini del centro-sud: Cagliari, Crotone, Lazio, Napoli, Palermo, Pescara e Roma. L’ultima promozione è stata ieri sera quella del Pescara. Trascinando gli abruzzesi Massimo Oddo emula Zdenek Zeman, ma l’impresa del tecnico boemo è imparagonabile: allora i biancocelesti venivano da un’astinenza di 20 anni, questa volta per risalire sono bastate tre stagioni di purgatorio. In due anni dunque il Meridione non lascia anzi raddoppia e tornano ad essere rappresentate entrambe le isole maggiori con Cagliari e Palermo. Fosse entrato anche il Trapani sarebbe stato uguagliata la stagione 2011-2012, quando in Serie A c’erano cinque club del Sud (Napoli, Cagliari, Palermo, Catania e Lecce). A un passo dal record di sei club (Napoli, Cagliari, Palermo, Catania, Lecce e Bari) della stagione 2010-2011. Una geografia dunque, quella della Serie A, che torna più equilibrata in termini di rappresentatività territoriale. Dove le squadre del centro-nord la fanno sembra da padrone, con la Lombardia una spanna su tutte con tre club (Atalanta, Inter e Milan), seguita con due da Piemonte (Juventus e Torino), Liguria (Genoa e Sampdoria), Emilia Romagna (Bologna e Sassuolo), Toscana (Empoli e Fiorentina) e Lazio (Roma e Lazio). Mentre con una squadra ci sono Friuli (Udinese), Veneto (Chievo), Campania (Napoli), Abruzzo (Pescara), Calabria (Crotone), Sicilia (Palermo) e Sardegna (Cagliari). In serie A mancano all’appello sette regioni: Val d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Marche, Umbria, Molise, Puglia e Basilicata.

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