‘ndrangheta, estradato dalla Svizzera il boss Antonio Nucera

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'Ndrangheta: arrestati in Svizzera latitanti cosca Condofuri Operazione Polizia di Stato con polizia federale elvetica ROMA (ANSA) - ROMA, 8 MAR - Due esponenti di vertice della cosca della 'Ndrangheta di Condofuri, Antonio Nucera e suo figlio Francesco, sono stati arrestati questa mattina in Svizzera nell'ambito di un'operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Polizia federale elvetica. I due erano latitanti dal 2013 per associazione mafiosa e riciclaggio di denaro. L'indagine che ha portato all'arresto dei due esponenti di vertice dalla cosca - 60 anni Antonio, 34 il figlio Francesco - è stata condotta dagli uomini del Servizio centrale operativo e da quelli delle squadre mobili di Torino e Verbania, che da tempo indagavano sulle infiltrazioni della Ndrangheta nell'alto Piemonte. Secondo quanto emerso dalle indagini i due, che facevano parte di una rete operante in Svizzera, riciclavano e reimpiegavano i proventi della cosca. Antonio e Francesco Nucera, secondo quanto si apprende, erano stati individuati da qualche tempo ma il via libera all'operazione è arrivato dalle autorità svizzere soltanto stamattina, in concomitanza con un'altra operazione che ha portato all'arresto di 15 presunti esponenti della 'Ndrangheta in Svizzera. Padre e figlio sono stati catturati entrambi nel Canton Vallese: il primo a Visp, il secondo a Stalden, due cittadine che si trovano a poca distanza dal confine italiano. Nel corso delle perquisizioni, gli uomini dello Sco e della squadra mobile che hanno operato assieme ai colleghi svizzeri, hanno sequestrato diversi documenti e una pistola elettrica.

REGGIO CALABRIA – E’ stato estradato dalla Svizzera il boss Antonio Nucera, detto ‘Ntonaci, esponente di vertice della omonima cosca di Condofuri latitante dal 2013. Scortato da personale dello Scip della Criminalpol, 60 anni, Nucera era stato arrestato lo scorso 8 marzo, a Saas Grund (Canton Vallese) dalla Polizia Svizzera, poiché destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere, estesa in campo internazionale, e condannato in primo grado, su indagine della Dda di Reggio Calabria, per associazione mafiosa, riciclaggio e reimpiego di beni di provenienza illecita. La sua presenza in Svizzera era stata riscontrata grazie ad attività investigative congiunte, della Polizia di Stato e degli organismi investigativi federali svizzeri, che hanno anche svelato le infiltrazioni della cosca di Condofuri in territorio elvetico. Dopo esser stato individuato, Antonio Nucera era stato arrestato grazie ad un operazione, condotta dagli organismi della Polizia Federale svizzera e da quella del Cantone Vallese, con la partecipazione di personale della Polizia italiana, in particolare investigatori delle Squadre Mobili di Verbania, Torino e del Servizio Centrale Operativo, coadiuvati dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Giunto a Fiumicino ed espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale, Nucera è stato tradotto in carcere.

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