Migranti, fermati due presunti scafisti dopo sbarco a Reggio Calabria

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La polizia di Ragusa ha fermato altri tre scafisti ritenuti alla guida dei quattro gommoni, con a bordo complessivamente 453 i migranti soccorsi dalla Guardia Costiera e sbarcati due giorni fa nel porto di Pozzallo. Altri quattro erano stati individuati e fermati già ieri. Tra i destinatari dell'ultimo provvedimento anche un 16enne e un giovane che era stato già trasferito a Messina, dove è stato prelevato e riportato a Ragusa. Intanto a Pozzallo proseguono gli sbarchi: è atteso l'arrivo di una nave con bordo 202 migranti. Ragusa, 12 agosto 2015. ANSA/POLIZIA DI STATO RAGUSA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

REGGIO CALABRIA – Due persone, Abousamra Hassan, di 25 anni, e Gabaoui Hani (35), sono state fermate dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione con a bordo i 745 migranti sbarcati la mattina di sabato scorso nel porto reggino. Ai due, identificati a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, sono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dall’attività investigativa è emerso che i migranti sono stati trovati dai soccorritori a bordo di un barcone in legno, arrugginito, e recante su di un lato la scritta “Allah”. I migranti, che avrebbero pagato ciascuno circa 2.500 dollari americani agli organizzatori del viaggio, erano partiti da Alessandria d’Egitto circa otto giorni prima di essere soccorsi, viaggiando per diversi giorni e cambiando più imbarcazioni durante la traversata. Il viaggio è stato fatto con scorte di cibo ed acqua insufficienti e in precarie condizioni igienico-sanitarie. Nel corso delle indagini, inoltre, è stato sequestrato denaro di diverse valute ed altro materiale ritenuto utile per identificare gli organizzatori, i finanziatori e gli altri organizzatori del traffico di esseri umani.

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