CATANZARO, 12 LUG 2012 – ”Puo’ sembrare strano che Assitur perori la causa del mantenimento degli uffici postali nei comuni calabresi – cosi’ esordisce Adriano Marani general manager del gruppo – ma come cittadini dobbiamo contrastare con fermezza le decisioni prese da Poste Italiane. La nostra preoccupazione non e’ tanto per il servizio spedizione, che oggi in maniera capillare viene svolto da tante aziende, che provvedono a ritirare i pacchi a domicilio, ma per gli altri servizi, specie per quelli bancari. I nostri paesini, privi di sportelli bancari, sono popolati per lo piu’ da anziani, che mensilmente si recano agli uffici postali per ritirare la pensione o per pagare l’elettricita’, il gas e quant’altro, ci chiediamo come faranno? Non c’e’ dubbio che le poste rivestono le caratteristiche di servizio pubblico alla pari delle guardie mediche o altri presidi essenziali, e la loro soppressione non puo’ essere valutata solo con il criterio dell’efficienza e dell’economicita’. Eppure contro il piano di ridimensionamento proposto da Sarmi, l’amministratore delegato, sta passando completamente inosservato e non si e’ levata nessuna voce per scongiurare tale ipotesi. Mentre per la soppressione dei Tribunali o delle Province leggiamo sulla stampa le vibrate proteste dei politici, che presentano decine di interrogazioni parlamentari al Ministro Severino e al Presidente Monti per scongiurare gli effetti della spendig review, nessuna parola e’ stata spesa per difendere gli anziani, che sono la parte piu’ debole della popolazione.
Conclude Marani – il mio auspicio e che tutti i sindaci e gli amministratori, dei paesi compresi nel piano, organizzino subito una manifestazione per difendere un sacrosanto diritto dei loro concittadini”.