Cosenza, i consiglieri provinciali del Pd: «A Occhiuto sono saltati i nervi»

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COSENZA – Il Gruppo consiliare del Pd alla Provincia di Cosenza, composto da Pino Capalbo, Franco Iacucci, Graziano Di Natale, Giuseppe Rizzo e Ferdinando Nociti, replica alle accuse di Mario Occhiuto al Presidente della Regione Mario Oliverio. «La notizia dell’intervento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è scritto in una nota -che, con provvedimento del 19 luglio scorso (Protocollo 12858),  ha chiarito definitivamente la vicenda riguardante la corretta procedura e la legittimità amministrativa inerente l’attività della Provincia di Cosenza, confermando che la guida della stessa spetta legittimamente al Consigliere Anziano fino alle elezioni del nuovo presidente, evidentemente ha fatto saltare i nervi all’ormai ex presidente dell’Ente Mario Occhiuto che si è scagliato violentemente, in segno di vendetta e ritorsione, contro il presidente della Regione Mario Oliverio accusandolo di ordire improbabili congiure e complotti. Tale atteggiamento, molto probabilmente favorito anche dall’aumento della temperatura di questi giorni, evidenzia una tendenza parossistica di Mario Occhiuto al vittimismo, un suo morboso attaccamento alle poltrone ed una concezione privatistica e distorta della cosa pubblica. E’ chiaro a tutti, infatti, che l’attuale primo cittadino di Cosenza ha deciso di giocare allo sfascio e di anteporre i propri interessi e le proprie ambizioni ad una corretta e virtuosa gestione delle istituzioni pubbliche. Di questo e altro dovrà rispondere direttamente ai cittadini della provincia di Cosenza che hanno occhi per vedere e sufficiente intelligenza per giudicare. Ad essi dovrà spiegare, per esempio, come mai sta tentando con ogni mezzo di bloccare un investimento di 160 milioni di euro destinati dalla Comunità Europea per la realizzazione della Metrotranvia Cosenza-Rende-Unical e perché sta ostacolando cocciutamente la costruzione del nuovo ospedale di Cosenza. Così come dovrà loro rendere conto delle strade dissestate, delle periferie abbandonate, della progressiva “cosentinizzazione” dell’Ente, della scarsa trasparenza amministrativa, della mortificazione continua inflitta costantemente ad un’istituzione ormai “sgovernata e allo sbando”, ridotta ad un semplice ufficio di rappresentanza adibito soltanto alla presentazione di libri e pubblicazioni degli “amici degli amici”. Per quanto ci riguarda – prosegue il comunicato – continueremo a lavorare e a vigilare collaborando con tutti quelli che vorranno darci una mano per ricondurre la Provincia di Cosenza al decoro, alla trasparenza e alla legittimità amministrativa e per garantire all’ente un governo prestigioso ed autorevole, pienamente legittimato e rispettoso delle normative previste dalla legge. All’ex presidente della Provincia Occhiuto, a cui ricordiamo che la sua candidatura fu fortemente voluta ed imposta dall’ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti di cui egli stesso condivise ed esaltò “senza se e senza ma” l’azione amministrativa che ha ridotto la Calabria e la città di Reggio ad un cumulo di macerie di cui oggi paghiamo le conseguenze nefaste e che il presidente Oliverio sta cercando, in ogni modo e con tutte le sue forze, di rimuovere attraverso una coraggiosa e appassionata azione di governo che sta mostrando i suoi frutti, vorremmo consigliare di essere più prudente e, soprattutto, più rispettoso nei confronti delle istituzioni democraticamente elette con larghissimo consenso da parte dei cittadini calabresi. Una credibilità non si ricostruisce tentando di far dimenticare le connivenze inconfessabili e gli errori macroscopici del passato o gettando fango su chi oggi lavora per recuperare colpevoli ritardi e croniche inefficienze e per ridare a questa nostra terra decoro, credibilità e prestigio, ma lavorando e costruendo giorno dopo giorno un clima improntato al massimo rispetto della legalità e dell’etica, condizione necessaria per innescare processi virtuosi finalizzati allo sviluppo e alla crescita dell’occupazione e alla promozione di iniziative rivolte ad assicurare a tutti i cittadini della Calabria e della provincia di Cosenza i diritti primari e costitutivi dello Stato sociale». 

 

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