COSENZA – Emergono nuovi particolari sulla morte di una neonata pochi minuti dopo il parto, a Cosenza, nella Clinica Sacro Cuore. Secondo quanto si è appreso, la madre è stata sottoposta a taglio cesareo, ma la piccola, una femminuccia, era atonica, con il battito cardiaco quasi impercettibile. Dopo oltre venti minuti di rianimazione il cuore ha ripreso a pulsare ed è stato disposto il trasferimento d’urgenza presso la terapia intensiva neonatale dell’ospedale dell’Annunziata. Inutilmente però, perché la piccola è deceduta poco dopo. Affranti i genitori, entrambi 33enni. Per loro si trattava del primo figlio. Una gravidanza tranquilla, portata a termine senza problemi. Finché domenica sera la donna ha avvertito i dolori del travaglio. Giunta presso la casa di cura è stata rispedita a casa poiché non vi era dilatazione. Ma il giorno successivo si è ripresentata in clinica. Presentava infatti la perdita di tracce ematiche. Secondo quanto si è appreso, a questo punto le è stata indotta la rottura della placenta e nelle ore successive, è stato disposto il taglio cesareo. Ma la bimba è venuta alla luce atonica e sofferente. Poi il triste epilogo. I genitori hanno presentato subito un esposto. Il procuratore capo Mario Spagnuolo, ha aperto un fascicolo e ha delegato la polizia ad acquisire tutta la documentazione necessaria per accertare le cause del decesso. Sette le persone iscritte nel registro degli indagati, oltre al personale medico ed infermieristico coinvolto nella vicenda. Per maggiore chiarezza sarà necessario attendere l’esito dell’autopsia, disposta dai magistrati. Il legale della coppia, l’avvocato Alessandra Màsala, ricostruisce la vicenda al microfono di Salvatore Bruno.