Ospedale civile dell’Annunziata, Occhiuto: «Basta divisioni, chiederò un confronto con la Regione»

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ospedale Annunziata

ospedale annunziataCOSENZA – Mario Occhiuto interviene sulla perdurante situazione di emergenza registrata presso il nosocomio cittadino: «Sono al fianco di operatori e pazienti dell’ospedale dell’Annunziata – afferma – Dobbiamo fermare il degrado che viene assecondato anche dalle divisioni. In qualità di Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia, sono accanto ai miei concittadini, agli utenti e agli operatori sanitari che da troppi anni portano la croce della sofferenza e dei disagi presso il nostro ospedale. Pertanto – aggiunge – sono disponibile a qualsiasi iniziativa si rendesse necessaria per porre fine a uno stillicidio di contrapposizioni tra medici e pazienti che la politica non è riuscita a risolvere e neppure a mediare. Non pongo in tal senso distinzioni di responsabilità, e ricordo, infatti, che due anni fa intervenni con un’ordinanza senza precedenti in Italia pur di smuovere le acque stagnanti dell’immobilismo, con la quale si imponeva di assumere dei medici per la carenza di personale al Pronto soccorso. Non è pensabile che gli ammalati e le loro famiglie paghino le conseguenze di pastoie burocratiche, né che medici e infermieri di valore debbano vivere la loro professione in continua trincea. È questo il primo passaggio da compiere, censurando la ferita che si è aperta nel tempo tra curanti e curati. Ho ben presente la situazione creatasi nei decenni in Calabria da chi ha usato la sanità come serbatoio di clientela elettorale, depotenziando i reparti e disinvestendo in tecnologia e in risorse umane. Per queste ragioni, chiederò alla Regione un incontro e un confronto aperto che possa mettere da parte ogni differenza, nella consapevolezza che, dinanzi alla tutela della salute, non possano esistere divaricazioni. Sono pronto a recarmi ancora una volta in ospedale con la fascia tricolore per rappresentare il bisogno incessante di sicurezza e di protezione del bene più prezioso e per chiedere, insieme a medici e infermieri, scelte di qualità e di progresso. Cosenza deve tornare a essere uno dei migliori ospedali del Sud e, nell’attesa che si possano definire percorsi e valutazioni sul nuovo nosocomio non più procrastinabili, l’Annunziata deve uscire dalla morsa di una precarietà sempre più grave ed evidente».

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