Bracconaggio, denunciati perché sorpresi a cacciare in zona protetta

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REGGIO CALABRIA – Tre persone sono state denunciate, in due distinte attività, dagli agenti del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Reggio Calabria, per bracconaggio ed esercizio illegale dell’attività venatoria. I primi due, padre e figlio, di 52 a 28 anni, sono stati sorpresi all’interno della zona di protezione speciale denominata “Costa Viola” in località Piani di Aspromonte nel  comune di Scilla, inserita nella Rete ecologia europea natura 2000, dove è vietata la caccia per tutto il mese di settembre, mentre erano appostati in un boschetto ai margini della strada comunale. Il terzo, di 34 anni, è stato intercettato nel territorio del Comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte e trovato in possesso di un esemplare di colombaccio appena abbattuto. Ai tre, tutti in possesso della licenza di caccia, sono stati sequestrati i fucili con relativo munizionamento e la selvaggina abbattuta.

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