Vi abbiamo presentato qualche tempo fa il nuovo personaggio di Sergio Bonelli Editore, l’affascinante cacciatore di serial killer Morgan Lost. Durante il Lamezia Comics ho avuto modo di conoscere una delle mani che dà vita alle storie di Claudio Chiaverotti, disegnandone le avventure e portando alla luce ogni sfaccettatura dei personaggi, sto parlando della talentuosa Val Romeo. Ho fatto una chiacchierata molto approfondita con lei, scavando su alcune curiosità e anticipazioni di questa serie molto apprezzata.
Chi è Val Romeo?
Val Romeo oggi è una fumettista italiana che disegna per la Sergio Bonelli Editore, soprattutto su Morgan Lost.
Qual è stato il tuo primo approccio con il mondo del fumetto?
Il primo approccio da lettrice l’ho avuto al liceo con Dylan Dog e Lupo Alberto.
Come professionista ho cominciato con Jonathan Steele della Star Comics per poi entrare nella Sergio Bonelli Editore, contemporaneamente in due staff: Dylan Dog e Nathan Never. In seguito sono approdata nello staff di Morgan Lost, dove c’è uno dei miei sceneggiatori preferiti, Claudio Chiaverotti. Lui mi ha chiesto se volevo lavorare con ad un suo nuovo progetto ed ho accettato subito, al buio, senza sapere di cosa si trattasse.
Star Comics prima e Bonelli oggi, ci racconti come nascono queste due collaborazioni?
Per quando riguarda la Star Comics, sono stata scoperta da Ade Capone a scuola del fumetto, durante l’esame dell’ultimo anno. Mi ha chiesto di collaborare con la Star Comics e ho subito accettato. In quello stesso anno è stato chiuso Lazarus Ledd e Capone mi ha suggerito di andare da un suo collega, Federico Memola, creatore di Jonathan Steele. A seguito del nostro incontro abbiamo stretto una collaborazione.
Ho spedito i miei albi della Star Comics in Bonelli, per vedere se avevano un posto libero in qualche progetto e mi hanno presa contemporaneamente in due staff. Ho avuto un po’ di fortuna insomma!
Morgan Lost, nuovo personaggio di casa Bonelli. Com’è disegnare le avventure del cacciatore di serial killer?
Guarda, è bellissimo! A parte l’ambientazione che è molto particolare, un po’ gotica, un po’ steampunk, abbastanza tenebrosa. La serie tratta anche di attualità sociale come la violenza sulle donne. Nel prossimo volume, in uscita il 23, verrà trattato un qualcosa che avrà a che fare con il successo. La domanda verrà spontanea dalla lettura del nuovo Morgan Lost e sarà: fino a che punto arriveresti pur di avere successo? Insomma un tema molto presente ai giorni nostri.
Mi piace che Claudio tratti questo tipo di argomenti, sia perché lo fa con il cuore e con l’anima di una persona che ha scritto tanto e capisce la sensibilità umana, sia dal punto di vista fumettistico perché è molto dinamico nella trattazione e ti fa catapultare in un mondo fantastico. Per qualche minuto ti toglie tutte le preoccupazioni della vita quotidiana.
Questa simbologia egiziana?
E’ stato un puro caso che anche Claudio fosse appassionato di simbologia egiziana. Io lo sono da circa 10 anni e a quanto pare anche lui è un appassionando, essendo lui di Torino ed avendo a disposizione il museo egizio avrà subìto qualche influenza. Questo matrimonio professionale è stato bellissimo per entrambi, perché lui non mi fa fare mai nessuna correzione, io non gli rompo le scatole sulla sceneggiatura e quindi abbiamo stabilito un grande feeling. E’ come se fossimo nati per avere questa collaborazione, anche perché non abbiamo mai avuto tanto tempo per scambiarci opinioni a voce però io apprezzo molto come scrive e lui il mio modo di disegnare. Ci vogliamo bene!
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Spero vivamente di continuare con Morgan, però mi piacerebbe anche un giorno affrontare il mercato francese, andare all’estero. Imparerei cose nuove e mi metterei alla prova. L’evoluzione è fondamentale in ogni carriera, non bisogna mai fermarsi ma continuare a studiare sempre cose nuove!
Miriam Caruso