CATANZARO – Il gruppo iGreco attacca a spada tratta Franco Pacenza, il consulente di Oliverio per la sanità. Ci sarebbe lui dietro i presunti intoppi burocratici che impediscono all’azienda di ottimizzare la propria attività nel settore della sanità privata convenzionata. Lo dice senza mezzi termini l’amministratore e legale rappresentante del gruppo, Saverio Greco, sottolineando come, da quando iGreco hanno deciso di investire anche nel campo della sanità, sono cominciati i guai. Com’è noto, il gruppo ha ottenuto importanti risultati nel campo delle produzioni di olio e vino di qualità e nella gestione di strutture alberghiere. «Abbiamo rilevato tre cliniche private sull’orlo del fallimento e consentito ai dipendenti di scendere dai tetti – tuona Saverio Greco nel corso di una conferenza stampa convocata in un hotel di Catanzaro – La clinica Sacro Cuore oggi è il primo punto nascita della provincia di Cosenza, dopo l’ospedale civile. Le altre due strutture, la Madonna della Catena di Laurignano e la casa di cura La Madonnina sono state risollevate dal baratro, raggiungendo punti di eccellenza. Siamo abituati a pensare in grande, ma questa cosa evidentemente dà fastidio». Poi l’affondo:«Franco Pacenza continua sistematicamente ad ostacolare il progetto di un nuovo ospedale da collocare a Rende, in cui accorpare i posti letto delle tre cliniche cittadine. Abbiamo in animo di costruire uno stabile – continua Saverio Greco – efficiente, funzionale, con sale operatorie e pronto soccorso. Ma Pacenza ha creato mille contrattempi. Poi è arrivata anche la variazione della Legge Urbanistica che, guarda caso, ci costringe a ripresentare il progetto. Altra complicazione sorta nelle ultime settimane è la revoca di una delibera con la quale l’Azienda Sanitaria Provinciale, in ragione della nostra rinuncia all’operatività di una struttura situata a Caloveto, ci ha assegnato 53 posti letto in più. L’accordo era stato siglato con il direttore generale Mauro a fine luglio. Oggi scopriamo che l’Asp ha fatto un passo indietro, ritornando sulla propria decisione, mettendo peraltro a rischio i posti di lavoro dei dipendenti della Madonna della Catena». Anche in questa vicenda, per Saverio Greco, ci sarebbe lo zampino di Franco Pacenza. «La gente deve sapere che abbiamo rifiutato di fornire un contributo di 100mila euro alla coalizione che poi ha vinto le elezioni regionali, perché noi i soldi vogliamo usarli per pagare dipendenti e fornitori. Siamo certi che le difficoltà riscontrate nel settore sanitario nulla hanno a che vedere con questo mancato contributo. Così come pensiamo che Oliverio non sia al corrente di questi atteggiamenti ostativi. E però – ha concluso Saverio Greco – siamo stanchi di dover constatare ogni giorno che c’è qualcuno che si mette di traverso. La ‘ndrangheta ha ucciso nostro padre, non permetteremo che altre forze parimenti negative si mettano di traverso».