CATANZARO – «Mettere al centro dell’azione politica ed istituzionale la persona, la sua dignità, il suo valore. L’uomo, a prescindere dal colore della pelle o della nazione di appartenenza». E’ quanto ha affermato il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera, Nicodemo Oliverio, a Caserta in occasione della 66’ Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa dall’ANMI provinciale.
«L’aritmetica sulle morti da incidenti di lavoro o sulle invalidità è esercizio triste, ancor più quest’anno ché risuona l’ammonimento del Presidente della Repubblica nel discorso del primo maggio, “è inaccettabile ogni singola vita persa sul lavoro”».
«Anche se il numero degli incidenti da infortunio sul lavoro ė complessivamente in diminuzione – ha sostenuto Oliverio – i dati sono ancora tali che bisogna non abbassare la guardia focalizzando sui settori maggiormente a rischio, tra i quali l’agricoltura, sull’aumento progressivo dell’età media e dell’età lavorativa che si sta accompagnando anche a una recrudescenza di infortuni gravi proprio fra i lavoratori più anziani, sull’uniformità dell’accesso ai servizi e della vigilanza. La riforma costituzionale in tema di Titolo V rafforza la centralità dello stato anche in tema di Salute e sicurezza del lavoro evitando così quelle disomogeneità di copertura e qualità sul territorio che penalizzano soprattutto il sud del paese ».
Una particolare attenzione meritano le vittime del lavoro in agricoltura, prede di quella piaga vergognosa che chiamiamo caporalato, il fenomeno di sfruttamento barbaro che produce miseria umana, azioni barbare e pratiche particolarmente odiose.
«Contro il caporalato si è mosso il governo e si è mosso a più riprese il parlamento. L’Italia avrà presto una legge sul caporalato, attesa da molti. Usciremo finalmente dal Medioevo.
Dopo il clamore suscitato da alcune drammatiche vicende legate al caporalato, il Ministero dell’Agricoltura ha accelerato nelle azioni di contrasto al fenomeno.
Il Ministro Martina ha affrontato il tema con forza e determinazione, assumendosi le proprie responsabilità e agendo di concerto col mondo del lavoro e con quello datoriale per il suo superamento. Ora occorre fare vera e decisa prevenzione, educare alla legalità. La giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro ė una occasione speciale in cui si ricordano tutti i lavoratori che hanno sacrificato la propria vita sull’altare del progresso e per l’assenza totale o parziale di tutela nei luoghi di lavoro. Uno dei meriti dell’ANMI, ha concluso Oliverio, ė quello di continuare ad accendere un faro su un fenomeno che ė ancora una grave piaga sociale, che bisogna tutti assieme debellare».