Il Cosenza non vendica la sconfitta in UnipolCup, esordio amaro con Messina

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Despar Messina – Città di Cosenza 12 – 7

DESPAR MESSINA: Ventriglia, Begin, Gitto 1, Chiappini 2, Morvillo, Radicchi 1, Kuzina 4, Lopes, Marchetti, Aiello 1, Arruzzoli, Bosurgi3, Laganà. All: Mirarchi.
CITTA’ DI COSENZA: Sotireli, Citino 1, Di Claudio, De Mari, S. Motta 2, Niu 1, D’Amico, Nicolai, Pomeri 2, Presta 1, R. Motta, Garritano, Manna. All: Capanna.
Arbitri: Lo Dico e Taccini.
Note: Uscite De Mari (C) e Radicchi (M) per tre falli. Superiorità: Messina 2 su 8; Cosenza 4 su 11.

MESSINA – Torna a casa con l’amaro in bocca il Città di Cosenza, sconfitto a Messina all’esordio stagionale nel campionato di Serie A. Troppi errori per le ragazze calabresi che, dopo aver perso di misura contro le peloritane in Unipol Cup, hanno trovato una squadra trasformata nell’atteggiamento. Le medaglie olimpiche Aiello e Radicchi, insieme alle varie Kuzina e Chiappini e alla sempre fondamentale Bosurgi, hanno messo sotto Cosenza, stordita in avvio, e quasi mai in grado di rialzarsi. Capanna ha subito dato fiducia a Sotireli e Guannan, recuperando Motta e Pomeri – un po’ appannate dopo le fatiche giapponesi. Ma no basta: dopo due minuti di gioco Cosenza già sotto di tre reti, firmate da Kuzina, migliore in campo, Bosurgi e Chiappini. La reazione, a differenza del match di Coppa, non arriva, almeno nei primi due periodi di gioco, in cui la sola Citino ha provato a far male alle avversarie, tentando in tutti i modi di ravvivare una squadra messa sotto sul piano fisico e dell’atteggiamento. Nel terzo parziale, iniziato sul 7-2 per le padrone di casa, arriva la sterzata delle ospiti, che approfittano di qualche errore del portiere Ventriglia e si avvicinano grazie alle reti di Pomeri. L’operazione rimonta, proibitiva, si spegne già all’inizio del quarto tempo ad opera di Gitto che ristabilisce le distanze e cancella le velleità di Cosenza, battuta poi 12-7. Il Città di Cosenza ha pagato molto la fisicità di Radicchi e compagne, sempre attente e pronte ad aggredire le avversarie. Capanna salverà il terzo periodo di gioco e qualche buon movimento sull’uomo in più, in una gara che ha palesato i limiti di una squadra che dall’anno scorso si porta dietro la difficoltà a partire con il piede giusto e un pizzico di imprecisione al tiro.

A fine gara commenta così la partita il tecnico Marco Capanna: «Brutta sconfitta, perché siamo andate sotto 9-2 e non è stata una bella figura. La responsabilità è mia, e avremo tempo per analizzare i problemi e cambiare atteggiamento. Serve un approccio diverso, ma oggi Messina è stata superiore a noi per qualità. Loro hanno esperienza e una età media superiore, ma la cosa che mi fa male è sottolineare che sono state migliori sotto il profilo dell’aggressività. Merito loro. Noi oggi siamo queste, sconfitte, ma con voglia di crescere e tantissimo margine. Non devono essere solo parole ma segni tangibili e tutte, ripeto tutte, devono rendersi determinati in positivo. E’ stato uno schiaffo, ma bisogna incassarlo e trasformarlo se vogliamo diventare una squadra quadrata e ambiziosa». Per reagire l’occasione sarà offerta settimana prossima dell’esordio in casa con la Sis Roma, in una gara da interpretare diversamente da quella di oggi.

 

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