ROSARNO – Il Ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina ha presentato a Rosarno la Legge contro il caporalato recentemente approvata. L’esponente di governo è stato ricevuto dal presidente della Regione Mario Oliverio il quale ha ringraziato il ministro per aver scelto proprio Rosarno. «Una scelta non casuale, carica di significato. Un anno e mezzo fa ci siamo ritrovati qui, con le forze sociali e con lo stesso Ministro per discutere nel merito la necessità di dotare il Paese di uno strumento di contrasto al caporalato, piaga che ha costretto migliaia di lavoratori a subire uno sfruttamento atroce, fino al limite di esprimersi come nuova forma di schiavitù. Nel 2015 – ha aggiunto Oliverio – sono state 13 le persone che hanno perso la vita nei campi. E’ importante che il Parlamento italiano dopo cinque anni abbia licenziato questa legge, in un percorso non senza ostacoli, ma del quale va sottolineata la determinazione». Secondo il Presidente della Regione, «la legge rappresenta un atto di civiltà, di rispetto non solo del lavoro ma anche della persona, ed è anche un risultato a garanzia, nell’interesse delle imprese perché rimuove un fattore di concorrenza sleale». Martina ha sottolineato l’importanza della norma e la ricaduta in termini di contrasto alla schiavitù. «Su questo tema siamo passati dalle parole ai fatti. Poter presentare qui a Rosarno questa legge è secondo me anche un momento importante per dire che da qui, dalla Calabria, dalla Piana di Rosarno, possiamo ripartire per sostenere il lavoro straordinario che l’agricoltura fa per il sistema economico del Paese. La Calabria – ha aggiunto il Ministro – è una terra straordinaria per le risorse agroalimentari del Paese. Risorse che vanno difese anche dal lavoro nero e da fenomeni inaccettabili come il caporalato. Qui noi dobbiamo ottenere diritti e dignità per i lavoratori ma anche sostegno vero a chi vive di agricoltura che anche in questo territorio possono contribuire a migliorare la nostra economia. Noi continuiamo a lavorare tutti i giorni a sostegno delle imprese agricole del Paese, lo abbiamo fatto nell’ultima legge di stabilità, lo abbiamo fatto abolendo l’irpef, l’imu e l’irap per sostenere queste filiere. Il caporalato – ha detto infine Martina – è una piaga sociale che purtroppo e’ presente non solo al sud ma anche al nord del Paese» Alla manifestazione, ospitata nell’Auditorium comunale di Rosarno, oltre al sindaco Giuseppe Idà ed al prefetto di Reggio Calabria Michele di Bari, erano presenti i segretari nazionali della Flai-Cgil, della Fai-Cisl, della Uila-Uil ed i presidente della Coldiretti e di altre associazioni di categoria del settore agricolo, oltre a numerosi rappresentanti delle istituzioni locali.