Consiglio Comunale di Cassano All’Ionio: Discussione Sulla Vicenda Parco Archeologico di Sibari

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CASSANO ALLO IONIO (CS) – Il Consiglio comunale di Cassano All’Ionio, nella seduta di ieri sera, ha discusso  della triste vicenda del Parco Archeologico di Sibari sommerso dalle acque del fiume Crati. Inoltre il Sindaco e tutta l’Assise civica si sono determinati nel convocare per domenica mattina, proprio presso gli Scavi di Sibari, una seduta congiunta di tutti i Consigli comunali della Sibaritide, al fine di sensibilizzare chi di competenza ad intervenire per salvate l’importante sito archeologico. Il Civico consesso cassanese, ha poi discusso ed approvato, con voto  a maggioranza da parte dei consiglieri comunali presenti, il Regolamento dei Controlli interni, ed all’unanimità  il Disciplinare finalizzato al recupero, conservazione e messa in sicurezza del patrimonio storico costruito secondo l’articolo 48 della Legge Regionale urbanistica n° 19/2002. Rinviata ad altro Consiglio comunale, vista l’ora tarda in cui si è protratto il dibattito sui punti precedenti,  la discussione inerente l’integrazione articolo 49 del Regolamento comunale. Così come è stato  rinviato ad altro Consiglio anche il punto inerente  la discussione sulla situazione attuale delle Terme Sibarite, con particolare riferimento ai progetti in essere e alle prospettive di sviluppo.

Volendo ripercorrere le fasi dell’importante riunione dell’Assise Civica cittadina di ieri sera, si può iniziare dicendo che il Presidente del Consiglio comunale  Mario Guaragna ha dichiarato aperta la seduta alle ore 19,00, presenti 17 consiglieri comunali su 17. Dopo l’appello nominale dei consiglieri comunali fatto dalla segretaria municipale Giulietta Covello, il Sindaco Giovanni Papasso in apertura ha riferito al consiglio dapprima sulla ormai nota questione rifiuti, e sull’esito dell’incontro che lo stesso primo cittadino ha avuto ad inizio mese con il Commissario Straordinario per l’Emergenza Ambientale, nel corso del quale, vista la situazione di forte emergenza in Calabria per la nettezza urbana, come già noto, il Comune di Cassano All’Ionio non si è opposto al conferimento di altre mille tonnellate di rifiuti, sino al 31 gennaio 2013, da conferire nella discarica comunale di C.da Silva di Cassano. Superata tale quota e dal 1° febbraio, riprenderà vigore l’accordo sottoscritto lo scorso giugno tra il Sindaco Papasso e lo stesso Commissario e che limita i conferimenti nella discarica comunale dei rifiuti a 15.000 tonnellate  annue, provenienti dai 17 Comuni dell’Alto Jonio, più i tre Comuni terremotati.

Tuttavia la discussione è stata interamente dedicata al dramma che sta vivendo, oramai da più di 10 giorni, il Parco Archeologico di Sibari. In particolare il primo cittadino Giovanni Papasso, nell’introdurre il dibattito, si è soffermato sul pericolo di perdere un patrimonio dell’umanità intera, aggiungendo: “A Pompei, allorquando è crollato un pezzo della Casa dei Gladiatori, il Ministro per i Beni Culturali è stato costretto alle dimissioni, noi invece non abbiamo avuto alcuna risposta da parte della Regione Calabria e del Governo Nazionale”.

Stiamo facendo l’impossibile, ma ci sentiamo soli.  Abbiamo bisogno di risorse. La fanghiglia va tolta subito, prima che diventi crosta e si solidifichi, eccezion fatta per i mosaici e  gli intonaci, che necessitano di trattamenti particolari. Quelle attualmente a nostra disposizione sono limitate. E’ arrivato il momento che Regione e Governo facciano la loro parte. L’obiettivo fondamentale è quello di restituire il Parco Archeologico di Sibari alla collettività del mondo intero, nel suo splendore. Io credo che per Sibari e per tutelare i nostri tesori archeologici non debbano esserci divisioni di partito o fazione; occorre fare sinergia e strategia comune per tutelare le nostre risorse e bellezze archeologiche, sulle quali si può basare una politica di effettivo rilancio del nostro sistema turistico». Ora aspettiamo impegni concreti da parte di chi di competenza, la nostra storia, la storia dell’Italia e del mondo non può rimanere seppellita dal fango e dall’acqua».

«In questi giorni –  ha sottolineato ancora Papasso – abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che nel letto del fiume Crati sono stati  realizzati degli agrumeti, alcuni vecchi, visti già quando si è verificata un’altra grave alluvione nel 2008, e altri  di nuovo impianto. L’altra sera, quando ho dovuto emettere ordinanza di evacuazione per il rischio esondazione del fiume, ci siamo resi conti che effettivamente gli agrumeti impediscono il normale deflusso dell’acqua. Per la parte che mi riguarda, qualora fosse di mia competenza, sono pronto a sottoscrivere un’ordinanza per il loro abbattimento. È necessario però anche l’intervento di altre autorità, come ad esempio il Genio militare, che deve intervenire con i propri mezzi ad abbatterli. Spero non sia lasciato solo in questa battaglia per ripristinare la legalità lungo il fiume Crati. Un atto dovuto nei confronti anche di quelle famiglie di contrada Lattughelle costrette a vivere d’inverno con il timore dello straripamento del fiume e del rischio allagamento delle proprie abitazioni».
Dopo i vari interventi, tutta l’Assise civica cittadina si è determinata, su proposta dello stesso Sindaco di cassano All’Ionio Giovanni Papasso, nel convocare per domenica 3 febbraio, con inizio alle ore 12, presso il Parco Archeologico di Sibari, una seduta straordinaria congiunta di tutti i Consigli comunali della Sibaritide sulla delicata vicenda scavi archeologici di Sibari.

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