ACRI (CS) – Non c’è pace in casa Acri. Se la squadra naviga nelle tempestose acque della bassa classifica (12 punti in 11 partite), non meno agitate sono quelle degli assetti societari. Dopo le dimissioni di alcuni dirigenti delle scorse settimane, vere o presunte tali, oggi sono arrivate quelle del direttore sportivo Angelo Siciliano, sebbene come riferito dallo stesso Siciliano, il suo ruolo in casa Acri da fine agosto a oggi non sia mai stato veramente espletato. «Sono stato coinvolto a inizio stagione a cose già fatte ma ho deciso di rimanere per amore dei colori rossoneri», dichiara a Ottoetrenta Siciliano. I rapporti non proprio idilliaci con l’ex tecnico Franco Giugno, i disguidi societari («Fosse dipeso da e avrei anticipato l’esonero al post trasferta di Locri) e la mancata convergenza sulla scelta della nuova guida tecnica – il nome da lui caldeggiato era un altro -, sono le principali motivazioni delle dimissioni di Siciliano, definite da lui stesso irremovibili e già depositate in società e in Lega. «Ho aspettato fino ad oggi prima di comunicare questa decisione con la speranza che potessero avvicinarsi nuovi soci ma sono settimane che mi tengo distante dagli allenamenti» conclude l’ormai ex ds rossonero rivelando di non essere quindi stato coinvolto per le scelte di mercato da attuare a dicembre e di aver quindi deciso di «non volere essere complice di eventuali disfatte» seppur augurando «le migliori fortune alla squadra».