“Italie – Dalla nazione all’unione autonomie e nuovi soggetti sociali”, presentato in Senato il libro di Orlandino Greco

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COSENZA – È stata la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro del Senato della Repubblica a Roma ad ospitare, nei giorni scorsi, la presentazione del libro “Italie – Dalla nazione all’unione autonomie e nuovi soggetti sociali”, scritto dal Consigliere Regionale della Calabria Orlandino Greco e dal Professor Giuseppe Ferraro, edito Rubbettino.

Paese per paese, luogo per luogo, città per città, indistintamente se si tratti di Meridione o Settentrione, in un incessante lavoro di contaminazione, così come la definiscono i due autori, Italie viene presentato e si presenta come un manifesto che sottende ad una prospettiva politica che intende imporsi come alternativa alle false ideologie, ai partiti centralisti e ancor di più a quelle figure che assurgono ai ruoli della politica con presunzione e arroganza o ai fomentatori di piazza, che distolgono da quel necessario percorso che porti alla riscoperta e alla riappropriazione del valore e del senso stesso della Politica, dialetticamente intesa e dove la res pubblica e il bene comune tornino a governare.

Di questo si è discusso nell’incontro, mondo politico, universitario e Filosofia si sono ritrovati al tavolo e in un dialogo aperto si sono confrontati sul passato, presente e futuro dell’Italia. Presenti i Senatori Paolo Naccarato e Renato Turano che, nel saluto iniziale, hanno espresso il loro plauso al testo e al suo messaggio che a ben vedere offre una prospettiva nuova e auspicabile sia come esigenza di riconsiderare la Politica uno strumento al servizio dei cittadini e del buon governo sia come visione di sviluppo, che si basa sull’equità e sulla risoluzione dei paradossi come quelli della questione meridionale, che hanno generato confusione e mistificazione, rallentando in primis il processo di unificazione, o meglio di Unità come è definita nel libro, ma anche di crescita e di sviluppo non solo delle regioni del Sud ma dell’intero Paese.

Uguale opinione è stata espressa dal professor Angelo Piazza, già Ministro della Funzione Pubblica, che ha ribadito come: «La vera chiave di volta è il superamento di uno schema -Nord e Sud- che si è dimostrato fallimentare e che non ha offerto soluzioni ma problematiche che oggi ancorano persistono e negano la crescita dell’intero Paese. E – continuando nel suo intervento – ha sottolineato come sia necessario dare valore alle Autonomie locali che devono proporsi e presentarsi ora, a differenza del passato, con una governance dei territori efficiente ed efficace, tenendo conto delle esigenze, delle problematiche e delle peculiarità differenti che ogni realtà ha e rappresenta».

Nella discussione, moderata dalla giornalista (SkyTg24) Manuela Iati’, che ha tenuto vivo il dibattito incalzando i relatori con domande partendo dagli argomenti e dagli spunti offerti dal libro, si sono toccati anche i temi caldi della politica di questi ultimi mesi. Nomina del nuovo governo, Referendum ma anche cittadinanza attiva e prospettive politiche nuove, dove la sfida è abbattere il centralismo statale che isola le periferie e le piccole comunità e assegnare agli enti locali un ruolo di maggiore rilevanza nei processi decisionali che riguardano le politiche territoriali, dove non solo i luoghi ma anche le Comunità, i Cittadini ritornino ad essere parte integrante delle decisioni e dell’azione di Governo.

Si tratta, quindi, di pensare un modello istituzionale partecipativo, per una confederazione democratica delle autonomie, senza confini, senza esclusioni.

«In questa direzione “Italie” rappresenta una formula politica che, nella volontà di unire l’Italia, superi gli schemi dei partiti centralisti e offra una nuova prospettiva che, ripartendo dalla territorialità, metta in campo altre questioni legate alla militanza, alla competenza, alla necessità di tornare alla politica come raggiungimento della felicità comune» ha commentato l’onorevole Greco.

 

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